Taglio del nastro giovedì mattina al porto di Intra per Seabin, un innovativo cestino acquatico “mangia rifiuti” in grado di recuperare sia in contenitori di plastica in superficie, sia le micropalstiche non in profondità.
È il secondo collocato nel Lago Maggiore, dopo quello di Solcio (Lesa) il 6 agosto scorso. Con ottimi risultati: 14.500 chili di rifiuti plastici recuperati. I due Seabin del Lago Maggiore s’aggiungono ai 12 collocati in tutta Italia nell’ambito del progetto 'Un mare di idee per le nostre acque' promossa da Nova Coop in collaborazione con LifeGate. L’obiettivo della campagna è quello di arrivare a 34 “mangia rifiuti" entro l’anno in tutta Italia.
Un Seabin, in 24 ore, è in grado di movimentare 25 mila litri d’acqua e “catturare” le microplastiche a bassa profondità. Alla campagna di Nova Coop aderiscono, in loco, il comune di Verbania, Irsa Cnr di Pallanza, il circolo Il Brutto Anatroccolo di Legambiente Plastipack, il centro commerciale Le Isole di Gravellona Toce e la Fondazione comunitaria del Vco che lo supporta economicamente.
'Un mare di idee per le nostre acque' è un progetto educativo che include il coinvolgimento delle scuole del territorio rappresentate all’inaugurazione dalle classi seconde delle medie Quasimodo di Intra e dalla dirigente scolastica del liceo Cavalieri, Cinzia Sammartano. Questi gli altri intervenuti prima del taglio del nastro: Giorgio Comoli, assessore all’Ambiente a Verbania; Lucia Ugazio, vicepresidente di Nova Coop; Aldo Marchetto, direttore Irsa Cnr; Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate.