Il taglio del nastro del nuovo servizio dialisi all’ospedale Castelli di oggi pomeriggio è “una bella giornata per la sanità di Verbania e dell’intero Vco”. A dirlo è stato Alberto Preioni, intervenuto a nome della Regione Piemonte che ha versato la quota parte più consistente, 1.295. 000 euro dei 2 milioni di euro investiti, 509 mila euro sono risorse di bilancio Asl, il resto lasciti di privati: 236.000 della verbanese Fosca Castelletti, 40.500 di un altro verbanese, Egidio Tatti.
“È una bella giornata – ha spiegato Preioni – perché, questa, è la prima di una serie di inaugurazioni su tutto il territorio dell’Asl in programma nei prossimi mesi: Case di comunità, medicina territoriale, un ospedale di comunità. Parte in parallelo anche la sfida a trovare nuovi medici e nuovo personale per dotare queste strutture delle risorse umane necessarie”. “Prendo in parola il consigliere Preioni – è intervenuta la sindaca, Silvia Marchionini – e mi auguro che questo ed altri servizi dell’Asl Vco diventino punto di riferimento per un bacino di quadrante che inverta finalmente la tendenza alla mobilità passiva, fonte di disagio per i nostri ammalati prima che aggravio finanziario”.
“È un paio d’anni che ci stiamo lavorando – ha detto Chiara Serpieri, direttore generale -. Eravamo partiti prima del Covid e la pandemia ha rallentato la nostra azione ma ora siamo finalmente qui, con un servizio dotato di tecnologie di ultima generazione. Le apparecchiature non venivano rinnovate da 20 anni. Abbiamo anche un posto letto riservato a pazienti in isolamento. Era stato pensato prima del covid, per pazienti con patologie particolarmente complesso. Ma ora, con la pandemia, è diventato ancora più indispensabile. Col covid, infatti, dovremo convivere ancora per alcuni anni”.
Nei dettali tecnici del reparto è entrato il direttore di Nefrologia e Dialisi, dottor Maurizio Borzumati. La nuova sede, al primo piano dell’ospedale Castelli, è composta da 2 sale di 6 posti letto ciascuna per pazienti cronici complessi; 1 sala con 3 posti letto per pazienti acuti ricoverati, una sala contumaciale con 1 posto letto per il trattamento di pazienti in isolamento.
Prima del taglio del nastro di Marchionini, Preioni, Serpieri e Borzumati c’è stata la benedizione del cappellano don Paolo Zanotti.