Sono in corso in queste ore tutte le valutazioni sulle figure che saranno iscritte al registro degli indagati da parte della Procura, che con i carabinieri dovrà far luce sulla tragedia di domenica al Mottarone.
Tra i primi a giungere sul posto la procuratrice capo Olimpia Bossi accompagnata dal sostituto Laura Carrera. Tutta l'area della tragedia e le stazioni della funiva sono sotto sequestro. Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo plurimo e attentato alla sicurezza dei trasporti. Al vaglio le posizioni di tre ditte, ovvero la gestione, la manutenzione e chi ha fornito il materiale per gli impianti, e della proprietà della funivia. Da stabilire se la Regione Piemonte avesse perfezionato il passaggio di competenza della funivia del Mottarone a Stresa o se invece ne sia ancora l'ente titolare.
La procuratrice nominerà anche uno o più periti che dovranno ricostruire cosa sia accaduto e rispondere alle due domande principali: perché il cavo non ha retto e come mai non è scattato il freno di emergenza.
I carabinieri sono stati sul posto fino all'alba per preservare le prove dagli agenti atmosferici, coprendo con un telo la cabina accartocciata al suolo. Le salme delle quattordici vittime, dopo l'esame esterno, saranno rimesse a disposizione dei familiari senza che venga eseguita l'autopsia, già probabilmente nelle prossime ore.