Una famiglia distrutta nel tragico incidente sul Mottarone, ora tutti pregano per il piccolo Eitan

Tutti pregano per lui. Perchè il piccolo Eitan si salvi, unico nella tragedia che ha sconvolto il nostro territorio in una domenica che ci ha lasciato senza parole. Eitan sta lottando tra la vita e la morte al Cto di Torino e, se si salverà, dovrà ricostruirsi una vita senza mamma, papà, fratellino e bisnonni, tutti morti. 

La famiglia di origine israeliana e residente a Pavia  ieri voleva trascorrere una giornata di felicità e serenità, la prima dopo un anno e mezzo di restrizioni. Immaginatevi l'emozione, per lui e per il fratellino Tom, di salire in funivia, di guardare tutto dall'alto. Un sogno ad occhi aperti per i bambini di mezzo mondo, diventato un incubo. Chissà cosa avrà pensato Eitan in quei secondi, chissà cosa avrà pensato mentre la funivia andava indietro, sbattendo contro il pilone una, due, tre volte, per poi cadere nel vuoto. Avrà cercato la sua mamma ed il suo papà, ad invocare protezione, tra le urla e la paura dei passeggeri della funivia.   

"Siamo senza parole: la famiglia era appena rientrata da Israele, volevano solo divertirsi tutti insieme.  Conoscevo Amit (il papà di Eitan ndr)- le parole del presidente della Comunità Ebraica di Milano  Milo Hasbani- ed era una ragazzo brillante, studente di medicina, pacato, educato. Siamo attoniti, distrutti: ora speriamo che Eitan ce la possa fare".

Cordoglio è stato espresso anche dal primo cittadino di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi. "Parlo a nome di una città e di una comunità ferita: in questo momento di enorme dolore, il pensiero e la vicinanza di tutti noi va alla famiglia israeliana che risiedeva da noi. Una sciagura senza senso, in una domenica che doveva essere di festa"