È arrivata anche a Verbania la rabbia degli ambulanti esasperati dalle restrizioni che impediscono a gran parte di loro –esclusi gli alimentari e poco altro– di allestire i propri banchetti. Doppiamente simbolica la sede: piazza Garibaldi, quella su cui s’affaccia il municipio e dove si tiene il mercato settimanale del venerdì.
“I mercati – ha detto Claudia Lomazzi, segretario Fiva (Federazione italiana vendita ambulante) Vco – sono luoghi sicuri in cui si rispetta il distanziamento sociale. Non capiamo la discriminazione rispetto ai supermercati. Chiediamo di poter ripartire, lavorare in sicurezza. I nostri mercati dipendono molto dalla clientela Svizzera. Quando potremo riaprire chiediamo di regolamentare l’accesso della clientela svizzera come fanno in Francia dov’è consentito l’ingresso dei Comuni confinanti entro i 30 km, senza obbligo di tampone e col vincolo del rientro entro le 24 ore”. “Sono richieste – ha aggiunto Massimo Sartoretti, presidente di Confcommercio Vco – che porterò a Roma il 13 quando il Consiglio nazionale, di cui faccio parte, verrà ricevuto a Montecitorio”.
In apertura di manifestazione è scesa il sindaco, Silvia Marchionini, per manifestare solidarietà agli ambulanti: “Sulle riaperture, come Comune, non possiamo decidere. Ma continuiamo nella politica di vicinanza fattiva. Da un punto di vista generale, bisogna andare avanti con le vaccinazioni. In questi giorni stiamo liquidando alle piccole attività contributi fino a un massimo di 4 mila euro, 1.000 agli ambulanti nell’ambito del bando da 258 mila euro. Per ciò che riguarda la tassa di occupazione del suolo pubblico e la tassa rifiuti, che da quest’anno verranno inglobate in una imposta unica complessiva di quella sulla pubblicità, il governo ha appena deciso l’esenzione fino a giugno”.