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Economia | 25 marzo 2021, 18:30

Max Factory accorcia i tempi, ma i sindacati chiedono garanzie sulle assunzioni

Gravellona: il punto vendita “cinese” apre in aprile negli spazi dell'ex Mercatone Uno

Max Factory accorcia i tempi, ma i sindacati chiedono garanzie sulle assunzioni

Si muove qualcosa nel mondo del lavoro falcidiato dalla pandemia. Porte aperte ad aprile, salvo imprevisti, allo spazio commerciale Max Factory a Gravellona Toce, nei capannoni un tempo occupati da Mercatone Uno. Gli operai sono al lavoro in queste ore per riverniciare gli esterni dell'immobile e non solo. Una buona notizia per tutto il Vco, valutato il periodo di gravi difficoltà economiche e occupazionali che sta vivendo e alla luce del fatto che il punto vendita, così era stato annunciato l’anno scorso, avrebbe dovuto aprire i battenti “soltanto” il prossimo mese di ottobre. A dare notizia che la società cinese che in autunno aveva acquistato gli spazi di corso Roma che erano stati di proprietà di Mercatone Uno accorcerà i tempi, è stato nei giorni scorsi il sindaco di Gravellona Toce, Gianni Morandi, manifestando soddisfazione. Sei mesi di anticipo non sono poca cosa, soprattutto pensando ai 28 dipendenti che due anni fa, allorché Mercatone Uno aveva chiuso dopo il fallimento della catena con sede a Imola, erano rimasti a casa. Per lunghi giorni, si ricorderà, si erano svolte manifestazioni e picchetti davanti ai cancelli del sito cusiano e a quelli del negozio di Crevoladossola, il cui futuro resta da stabilire. 

Per quanto riguarda la società cinese che ha comprato, investendo diversi milioni di euro - si parla di circa 10 milioni- si tratta del primo spazio commerciale nel Verbano Cusio Ossola (ma in Italia è attiva da vent'anni e ha un negozio a Castelletto Ticino, nel vicino novarese). Difficile dire, al momento, se dopo aver posato la “bandierina” all'interno dei confini del nostro territorio, i cinesi proseguiranno nel loro progetto di espansione. Di certo, solo a pensare al centro storico di Intra, il loro avvento nel capoluogo Verbania è stato negli ultimi anni assai massiccio, tra bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, parrucchieri e altre attività che, anche per via dei prezzi contenuti e delle migliaia di articoli, attraggono molti cittadini. Rispetto a Max Factory i sindacati starebbero ora contestando il piano assunzioni siglato a suo tempo. La tutela dei posti di lavoro pare essere in dubbio: nelle carte sottoscritte nel 2020 si era parlato di salvaguardare -ovvero riassumere- 17 dei 28 dipendenti che erano in organico. La notizia che la società cinese attiva nel settore della moda e del casalingo era intenzionata a rilevare cinque punti vendita italiani di Mercatone Uno (non solo Gravellona Toce, dunque) era stata divulgata nell’estate dello scorso anno al ministero dello Sviluppo economico. Le organizzazioni sindacali del Vco avevano definito gli interlocutori cinese “affidabili e seri”.

Redazione

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