Manca poco alle 8 di lunedì mattina e la confusione è ancora molta in Piemonte sulla questione Dad. Se è certo che bambini con bisogni di apprendimento particolare, che abbiano una certificazione quindi, potranno andare comunque in aula, non c'è chiarezza su quali genitori potranno portare lo stesso i bimbi a scuola, soprattutto alle materne e alle elementari, per esigenze lavorative.
Proprio per questo la Regione ha inviato in queste ore una lettera di chiarimento al Ministero dell'istruzione.
“Siamo in attesa di un riscontro dal Ministro Bianchi, sollecitato con una lettera scritta dal presidente Alberto Cirio, che definisca l’elenco delle categorie a cui verrà data la possibilità di richiedere scuola in presenza per i propri figli – così l’assessore all’istruzione Elena Chiorino - in merito all’ultima circolare ministeriale nella quale si fa riferimento ad un elenco di categorie professionali, intese come “servizi pubblici essenziali”. “Un riscontro per il quale attendiamo risposta il prima possibile – puntualizza Chiorino - così da poter dare dettagliate informazioni alle famiglie ed alle autonomie scolastiche”.
Ecco il testo della Lettera:
Illustre Ministro,
la Regione Piemonte, con il Decreto n. 33 da me assunto nella giornata di ieri e che sarà efficace da lunedì 8 marzo, ha disposto il ricorso alla didattica digitale integrata per tutto il ciclo di studi della Scuola Primaria e degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore di I e II Grado, oltre che la sospensione della Scuola dell'Infanzia, per i Comuni posti in "fascia di rischio 1", perché riconosciuti tali in base all'art. 21, secondo comma del DPCM 2 marzo 2021, ed il ricorso alla didattica digitale integrata dalla seconda classe degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore di I Grado fino alla classe quinta degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore di II Grado per i restanti Comuni della Regione.
Gli Istituti Scolastici sono già attivi per garantire attività e lezioni in presenza ad alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali e quando sia necessario l’uso di laboratori, così come previsto dal citato Decreto; si tratta delle sole deroghe alla sospensione delle attività in presenza. Sono numerose, però, le richieste di chiarimento ricevute al proposito della Circolare prot. U.0000343 del 4 marzo scorso del Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione, analoga a una precedente di novembre 2020, nella quale si davano indicazioni affinché si ponesse attenzione agli alunni figli di personale sanitario direttamente impegnato nel contenimento della pandemia e anche ai figli del personale impiegato presso altri, non meglio specificati, servizi pubblici essenziali.
Con la presente, al fine di fornire dettagliate informazioni alle Famiglie ed alle Autonomie Scolastiche, sono a richiedere quali siano il fondamento giuridico e le indicazioni operative alla base della richiamata Circolare, oltre che l'elenco delle categorie professionali i cui figli potrebbero richiedere la frequenza scolastica in presenza.
Nel ringraziarLa, resto in attesa di cortese riscontro e porgo un saluto cordiale.
Alberto CIRIO Presidente Regione Piemonte