Ha preso il via anche in Piemonte la nuova campagna dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) “Aborto farmacologico: una conquista da difendere”, che vede come testimonial Alice Merlo, una giovane donna che nei mesi scorsi ha raccontato la propria esperienza in un post su Facebook denunciando che i "maggiori problemi legati all'ivg sono le dinamiche colpevolizzanti, la riprovazione sociale per aver fatto quella scelta, l'imposizione del senso di colpa e del dolore".
Dopo il Lazio e altre regioni, la campagna prenderà il via nei prossimi giorni anche in Piemonte: i manifesti della campagna saranno esposti per le vie di Domodossola e Verbania nei punti punti strategici delle città come Piazza Vittime dei lager nazifascisti a Domodossola (nel parcheggio davanti all’ospedale San Biagio) e Via Crocetta a Verbania (nei pressi dell’ospedale Castelli) per sensibilizzare l’opinione pubblica in materia di aborto farmacologico.
La dichiarazione di Luca Coppa, referente provinciale di Uaar e consigliere comunale a Domodossola: "Mentre la scienza avanza e mette al servizio delle donne gli ultimi ritrovati in tema di sessualità e diritti riproduttivi, chi odia le donne utilizza mezzi sempre più violenti e i manifesti no choice che si sono visti in numerose località d’Italia ne sono un esempio lampante. Noi abbiamo voluto rispondere tutti insieme portando il viso sereno di Alice anche nella nostra provincia. Siamo consapevoli che esistono pure nella nostra regione dei personaggi politici che prestano il fianco alla propaganda clericale contraria alla libera autodeterminazione delle donne sul proprio corpo, anche per questo abbiamo deciso di diffondere buone informazioni attraverso questa campagna, con l’augurio di suscitare nel contempo un movimento d’opinione sempre più attento a queste tematiche".