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Politica | 24 febbraio 2021, 11:37

Rifiuti, Lincio ribadisce: “La proroga di Prato Michelaccio è di esclusiva competenza della Regione”

“L’individuazione di aree sottoposte a vincoli, quali la proposta di Ornavasso per rischio di esondazioni del fiume Toce, va necessariamente superata, almeno provvisoriamente, per poter rendere operativo da subito il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti urbani”

Prato Michelaccio Ottobre 2020

Prato Michelaccio Ottobre 2020

Privata del potere di programmazione in materia di rifiuti in capo alla Regione come disposto dal Testo Unico Ambientale, la Provincia deve esercitare solo la funzione autorizzativa nonché di controllo e vigilanza. In pratica deve compiere i procedimenti tecnici, al pari di quanto effettuano i Comuni per gli aspetti edilizi, “ad opera dei funzionari e non dei Sindaci”.

Non si tratta assolutamente di aspetti politici, ma esclusivamente tecnici volti al rispetto delle Leggi a garanzia della necessaria tutela ambientale e sanitaria.

Non sono quindi ammissibili indebite pressioni.

Nell’ambito della collaborazione tra Enti, pure nella distinzione delle funzioni, come già ribadito ai tempi in cui la Provincia aveva competenza diretta in materia di pianificazione, non si possono che richiamare gli indirizzi a suo tempo espressi volti a garantire la massima libertà di scelta dei siti evidenziando contestualmente l’impossibilità di allocare gli impianti di trattamento rifiuti nelle aree sottoposte ad esplicito divieto con particolare riferimento ai vincoli disposti dal PAI.

Quanto sopra presupposto necessario per garantire ai cittadini tempi certi e tariffe immutate. L’individuazione di aree sottoposte a vincoli, quali la proposta di Ornavasso per rischio di esondazioni del fiume Toce, va necessariamente superata, almeno provvisoriamente, per poter rendere operativo da subito il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti urbani.

I tempi dei procedimenti per il superamento dei vincoli da parte dell’Autorità di Bacino non sono definibili.

Gli uffici provinciali non hanno alcuno dubbio sulla competenza della Regione per l’emissione di una successiva ordinanza, dopo che la Provincia, grazie ai pareri tecnici favorevoli e nel rispetto delle vigenti leggi, ne ha reiterate tre, per un periodo complessivo di ben 24 mesi.

Le ordinanze sono state emesse per permettere l’attuazione di soluzioni al problema da parte di Conser VCO.

Nel caso si tratti di provvedimenti “in deroga ai limiti di intervento” la competenza è esclusiva al Presidente della Regione. In particolare per le valutazioni relative alle conseguenze sulla salute.

Così ha sentenziato la Corte Suprema di Cassazione Penale, sezione III, rigettando ricorsi e condannando i ricorrenti.

Il Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola

Dott. Arturo Lincio

Comunicato Stampa

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