Questa mattina i 92 ospiti del Cas di Cesara sono nuovamente scesi in strada. Per una mezz’oretta, intorno alle 8.00, hanno bloccato la provinciale 229 del lago d'Orta. Una protesta per denunciare lo stato in cui vivono nella struttura gestita da una cooperativa che ha sede a Taranto: freddo, energia elettrica a singhiozzo dopo l'abbassamento della potenza, impossibilità di avere acqua calda per lavarsi e di scaldare il cibo proveniente da Milano. E da tre mesi il poket money non arriva, acuendo ulteriormente le difficoltà dei rifugiati.
“Da una settimana - ha spiegato in rappresentanza dei migranti Karifa Kamara, ragazzo della Sierra Leone - siamo in queste condizioni. Chiediamo che qualcuno intervenga, perché non si può vivere cosi”. Sul posto amministratori di Omegna, Cesara e Nonio e le forze dell'ordine. Che hanno fatto da tramite con la Prefettura: la situazione si è fatta più serena quando è stato annunciato che nel pomeriggio tecnici di Enel raggiungeranno Cesara per ripristinare la potenza elettrica.





















