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Attualità | 31 luglio 2025, 08:00

Frontalieri, incontro interregionale contro la tassa sulla salute

Le organizzazioni sindacali: "Confermiamo la nostra contrarietà, urge un confronto con i lavoratori"

Frontalieri, incontro interregionale contro la tassa sulla salute

Si torna a parlare della tassa sulla salute per i cosiddetti vecchi frontalieri. Questa volta a intervenire sono le organizzazioni sindacali, che hanno indetto per il mese di settembre un incontro dei quattro consigli sindacali interregionali dei territori interessati, ovvero Piemonte-Valle D'Aosta-Rhone Alpes-Arco Lemanico, Ticino-Lombardia-Piemonte, Sondrio-Grigioni, Alpi Centrali. 

Di seguito le parole dei sindacati nazionali Cgil, Cisl e Uil e regionali Unia, Ocst e Syna:

“A seguito dell'incontro tra le organizzazioni sindacali italiane dei frontalieri e l'assessorato ai rapporti con la Confederazione Elvetica di regione Lombardia, in ordine all'introduzione della cosiddetta tassa sulla salute da applicare ai vecchi frontalieri, introdotta con legge di bilancio 2024, mai attuata, nel quale la regione Lombardia ha comunicato la fase di definizione il decreto attuativo presso il Ministero della Salute di concerto con il Mef, indicando la sua applicazione al valore minimo del 3% da applicare ai salari netti dei lavoratori frontalieri, le organizzazioni sindacali italiane e svizzere riunite nei giorni successivi hanno definito il percorso delle prossime settimane.

Confermando la contrarietà all'introduzione della tassa che determina, tra l'altro, la doppia imposizione sui redditi da lavoro dipendente, prendendo atto dell'indisponibilità al ritiro del provvedimento, nonché ad un qualsivoglia intervento di modifica dell'imposizione fiscale volto a superare i limiti giuridici determinato dall'evidente profilo d'incostituzionalità, oltreché di equità del provvedimento, fatta eccezione per la disponibilità di destinare una parte del gettito ad un ipotetico, ma non meglio precisato, welfare di frontiera, urge ad avviso delle scriventi organizzazioni sindacali una fase di confronto con le lavoratrici e i lavoratori frontalieri che si concretizzerà entro il mese di settembre attraverso assemblee territoriali lungo il confine Italo svizzero.

Ribadendo la volontà di conoscere gli orientamenti in merito delle altre regioni (e province autonome), coinvolte nel provvedimento: Piemonte, Valle D'Aosta e Alto Adige che qui sollecitiamo. A tal proposito, ed in considerazione dell'approssimarsi del periodo estivo, le strutture nazionali di Cgil, Cisl e Uil e le organizzazioni regionali di Unia, Ocst e Syna convocano per il prossimo 5 settembre alle 14.00 a Como l'incontro dei quattro

consigli sindacali interregionali (Csir) di Piemonte-Valle D'Aosta-Rhone Alpes-Arco Lemanico, Ticino-Lombardia-Piemonte, Sondrio-Grigioni, Alpi Centrali, al fine di definire congiuntamente orientamenti e percorsi comuni, nonché il calendario delle

assemblee territoriali”.

l.b.

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