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Sanità | 07 settembre 2024, 09:10

Allarme del Nursind: crisi di vocazioni per infermieristica nelle università piemontesi

Il segretario regionale denuncia: "Infermieristica la meno appetibile tra i giovani"

Allarme del Nursind: crisi di vocazioni per infermieristica nelle università piemontesi

Il segretario regionale del Nursind Piemonte, Francesco Coppolella, lancia un grido d'allarme sulla carenza di aspiranti infermieri nelle università della regione. Secondo i dati forniti dal sindacato, a fronte di 1175 posti disponibili per i corsi di laurea in Infermieristica, sono pervenute solo 1052 domande di ammissione, con un deficit di 123 potenziali studenti.

"Resteremo senza il motore della nostra sanità", afferma preoccupato Coppolella. Il trend negativo coinvolge quasi tutte le sedi universitarie piemontesi, con le sole eccezioni di Torino e Città della Salute che registrano un lieve aumento, insufficiente però a colmare il divario.

Il quadro si fa ancora più fosco considerando l'alto tasso di abbandono durante il percorso di studi, stimato intorno al 10% solo nel primo anno. In netto contrasto, altre professioni sanitarie come fisioterapia e dietistica attirano un numero di candidati nettamente superiore ai posti disponibili.

Coppolella sottolinea come questa tendenza si verifichi nonostante le ampie prospettive occupazionali offerte dalla professione infermieristica. Il sindacalista si interroga anche sul futuro dei neolaureati: "Quanti sceglieranno il servizio sanitario pubblico piemontese, e quanti invece opteranno per il privato o addirittura l'estero, allettati da migliori condizioni e stipendi più alti?"

Il Nursind evidenzia come nella regione il numero di uscite per pensionamenti o dimissioni precoci supererà di gran lunga le nuove assunzioni, con inevitabili ripercussioni sui servizi sanitari. Di fronte a questa emergenza, Coppolella denuncia l'immobilismo delle istituzioni regionali, contrapponendolo alle iniziative intraprese da altre regioni come Valle d'Aosta, Veneto e Lombardia per attrarre e trattenere il personale infermieristico.

"Per quale motivo i giovani dovrebbero scegliere una professione che richiede più sacrifici, comporta più disagi e rischi, con un forte impatto sulla salute fisica e psicologica, oltre che sulla vita personale?", si chiede il segretario del Nursind.

Il sindacato chiede quindi alla Regione Piemonte di istituire una commissione o un'unità di crisi dedicata alla questione infermieristica. Tra le proposte avanzate: aumenti salariali, miglioramento delle condizioni di lavoro, investimenti in risorse economiche e interventi strategici organizzativi. 

Coppolella conclude sottolineando la necessità di campagne promozionali e agevolazioni per gli studenti, al fine di incentivare i giovani a intraprendere la carriera infermieristica.

comunicato stampa Nursind

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