Tiene banco in città in queste ore la polemica seguita al restauro del Mausoleo di Pallanza (nella foto). L’opera sul lungolago intitolata al generale Cadorna è stata oggetto, nei mesi passati e si è concluso di recente, dell’intervento da parte di esperti per riportare alla luce la sua bellezza originale. Ma la chiusura del cantiere pare non aver convinto proprio tutti. Ad accendere la miccia è stato il consigliere di minoranza, Giorgio Tigano, che ha mostrato foto in cui si evidenzia come alcune parti delle statue presenti abbiano tuttora “pezzi” mancanti.
A rispondergli a breve giro, ma senza convincere chi ha mosso la polemica, è stato il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, a detta della quale l’intervento di restauro conservativo non prevedeva il ripristino delle parti “rotte”. Difficile capire chi ha ragione: Tigano sembra stare dalla parte del buon senso, ma il primo cittadino, lato suo, potrebbe avere i carteggi (con la Soprintendenza e non solo), per smentirlo. Facile, insomma, prevedere che la querelle durerà a lungo e giova ricordare che alle spese del restauro hanno contributo anche associazioni locali stufe dei tanti vandalismi al Mausoleo.