“Dalla carne agli embrioni umani sintetici con le cellule staminali, la follia in provetta ha oltrepassato ogni limite con pesanti interrogativi legali, etici e scientifici che impongono una doverosa pausa di riflessione”. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare l'esclusiva del Guardian con l'annuncio della biologa Magdalena Zernicka-Goetz dell'Università di Cambridge e del California Institute of Technology sugli embrioni umani sintetici ottenuti utilizzando e riprogrammando le cellule staminali embrionali. “Uno scenario Frankenstein che non può lasciare indifferenti i legislatori a livello mondiale europeo e nazionale per fermare una pericolosa deriva che sembra non avere confini”.
“Si apre la prospettiva – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - di un mondo parallelo fatto in provetta con grande incognita sul futuro dell’umanità. Un percorso iniziato pochi mesi fa con l’annuncio dell’arrivo sulle tavole mondiali dei cibi sintetici a base cellulare ottenuti all’interno di bioreattori per i quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Fao hanno individuato ben 53 pericoli potenziali per la salute, dalle allergie ai tumori. Una preoccupazione alla quale si sono aggiunti anche dubbi sul piano ambientale secondo i risultati della ricerca realizzata da Derrick Risner ed i suoi colleghi dell’Università della California a Davis che hanno evidenziato che il potenziale di riscaldamento globale della carne sintetica definito in equivalenti di anidride carbonica emessi per ogni chilogrammo prodotto è da 4 a 25 volte superiore a quello della carne bovina tradizionale. Un allarme che ha portato alla presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento. Una mobilitazione che ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo sul quale è bene fare chiarezza nel rispetto del principio di precauzione. In Piemonte abbiamo già raccolto oltre 50 mila firme e hanno già espresso il 'No' al cibo sintetico quasi 500 comuni di ogni colore politico ed esponenti di ogni schieramento, oltre al governatore Alberto Cirio”.