“Il consiglio comunale di Verbania ha approvato il nuovo regolamento che azzera di fatto la quota comunale sulle plusvalenze urbanistiche. Pd e Verbania si prende cura hanno votato contro”. Così, in una nota, i due gruppi consigliari, che si schierano contro la decisione del sindaco Albertella e del consiglio. “Il meccanismo delle plusvalenze era nato per restituire alla collettività una parte del valore generato dalle trasformazioni urbanistiche. Riconosciamo che in alcuni casi si sia rivelato inadeguato; ciononostante questa non è la strada per affrontare l’emergenza abitativa. Anche il sindaco, nel dibattito, lo ha di fatto ammesso”.
“Aggiornare le tabelle era necessario; azzerare senza contropartite è un errore – sottolinea Riccardo Brezza, capogruppo del Pd. “Chiediamo che la giunta si occupi del tema dell’emergenza abitativa con i giusti strumenti: percentuali minime di alloggi a prezzi calmierati, criteri chiari per l’housing sociale e strumenti urbanistici reali e concreti. Il rapporto col privato si governa con regole e confronto costante, non con speranze”.
Simone Martoccia, capogruppo Verbania si prende cura, dichiara: “L’amministrazione pubblica non può barattare interesse generale con ‘impegni morali’, come dichiarato agli organi di stampa dal sindaco. Le società immobiliari non si impegnano sul piano morale ma con atti: convenzioni urbanistiche, tempi certi, clausole vincolanti su prezzi e canoni. Se si rinuncia a entrate comunali, allora pretendiamo obblighi esigibili: quote di edilizia convenzionata/sociale, tetti massimi di prezzo e canone, e/o opere pubbliche equivalenti realizzate a carico dei proponenti”.
“La città non ha bisogno di favorire la rendita, ma di politiche dell’abitare serie e verificabili, a tutela di giovani, famiglie e lavoratori”, concludono da Pd e Verbania si prende cura.