Una presa di posizione netta, dura, accorata. Dichiarazioni forti quelle pronunciate dall’assessora Mimma Moscatiello ieri sera in consiglio comunale. Una riposta a chi l’ha attaccata sui social.
“Nelle settimane scorse - ha esordito - sono stata oggetto di scherno da parte di un profilo Facebook per aver tenuto in mano la fascia tricolore ad un evento pubblico, ovvero il Varese Pride dove sono stata invitata a presentare il primo Vco Pride che si terrà il 6 settembre ad Omegna. Nel video completo, postato sulla mia pagina FB, parlo di onore riferendomi al tricolore, che tengo in mano perché nessun altro amministratore né di Varese, né di Angera l’hanno indossata: era brutto e poco serio appoggiare la fascia tricolore sul prato che consentiva l’accesso al palco".
"Nessuno, ripeto nessuno, si deve permettere di mettere in discussione il mio patriottismo, un sentimento che dovrebbe unirci tutti. Voglio essere ancora più chiara, nessun profilo Facebook, nessun attacco online può permettersi di sindacare il mio amore per la nostra Italia e per la nostra comunità. Il patriottismo non è, e non è mai stato, una prerogativa di una singola fazione politica.Non è un vessillo che la destra può sventolare in esclusiva. La storia del nostro Paese ci insegna ben altro. Pensiamo a Giuseppe Garibaldi, l'Eroe dei Due Mondi, un uomo che ha incarnato l'ideale di patria e di unità nazionale come pochi altri. E andando avanti nel tempo, cito Sandro Pertini, un socialista, un Presidente partigiano che ha sempre difeso con orgoglio i valori della Repubblica e dell'Italia, o Enrico Berlinguer, che pur nella sua visione internazionalista non ha mai smesso di promuovere la sovranità e l'indipendenza nazionale. Persino Antonio Gramsci, nel suo pensiero, riconosceva l'importanza della costruzione di un'identità nazionale popolare".
"Il patriottismo è un valore che trascende gli schemi, radicato nella nostra Costituzione, fondato sul rispetto della nostra storia, della nostra cultura e della nostra gente. E a proposito di identità e senso di appartenenza, vorrei soffermarmi proprio sul profilo FB che ha scelto come nome di negare il cambiamento di Omegna. Già di per sè il nome è un ossimoro. Un paradosso. Omegna non solo sta cambiando, ma sta cambiando velocemente e in meglio! Chi dice il contrario, forse non vuole vedere, o non ha interesse a farlo. Guardiamo alla rivitalizzazione di Via Cavallotti: un lavoro che sta ridando respiro, luce e nuova vita a una delle arterie principali della nostra città".
"Pensiamo alla riqualificazione in tempi record, per la pubblica amministrazione, della piazza Madonna del Popolo, un esempio lampante di come, con volontà e impegno, si possano raggiungere risultati concreti e tangibili per la nostra comunità. E non fermiamoci qui: il consolidamento delle relazioni con l'Università di Padova per il prestigioso Premio della Letteratura per Ragazzi è la dimostrazione che Omegna guarda al futuro, alla cultura, all'educazione dei giovani. Infine, l'impegno costante della comunità tutta per la valorizzazione dei diritti civili e sociali ci rende una città più inclusiva, più giusta, più moderna. Questi non sono semplici progetti. Sono la prova che Omegna è viva, che si evolve, che abbraccia il cambiamento per migliorare. Il vero patriottismo si misura anche nella capacità di una comunità di crescere, di progredire, di guardare avanti senza timore. Perché la nostra patria non è un'idea statica, ma un luogo in continua evoluzione, che dobbiamo amare e costruire ogni giorno con il nostro impegno. E noi lo stiamo facendo" - ha concluso Moscatiello.