Attualità - 30 dicembre 2025, 17:07

Tassa sulla salute, il M5S Vco replica a Preioni: “Posizioni in contrasto con regione e ministero”

"Il sottosegretario da solo contro tutti. Se fallisce, ci aspettiamo le dimissioni"

Tassa sulla salute, il M5S Vco replica a Preioni: “Posizioni in contrasto con regione e ministero”

Prosegue il botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle del Vco e il sottosegretario alla presidenza della regione Piemonte Alberto Preioni sul tema della tassa sulla salute dei frontalieri. Di seguito una nuova nota del gruppo territoriale pentastellato:

“A seguito della risposta ufficiale della giunta regionale, firmata dall'assessore Federico Riboldi, membro dell’esecutivo di cui fa parte anche il sottosegretario Alberto Preioni, e del relativo decreto del Ministero della Salute del 14 novembre 2025, che dà attuazione a quanto già previsto dalla Legge di Bilancio 2024–2025, secondo cui viene introdotto un contributo obbligatorio alla sanità italiana da parte dei vecchi frontalieri (quelli assunti prima dell'accordo bilaterale tra Italia e Svizzera del 13 luglio 2023), registriamo che, in questi giorni, sono usciti numerosi comunicati stampa critici e contrari alla tassa sulla salute. Oggi invece apprendiamo, con grande piacere, l'articolo della Stampa che, nonostante l’evidenza, titola: “Tassa sulla salute ai frontalieri, Preioni: ‘In Piemonte non sarà applicata’”. Di fronte a queste certezze categoriche, espresse dal sottosegretario alla presidenza della regione Piemonte, Alberto Preioni, che contraddicono le posizioni del Ministero della Salute e la giunta regionale del presidente Alberto Cirio, ed in particolare l'attuale assessore alla sanità, Federico Riboldi, noi del gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle del Vco non possiamo far altro che tifare per Preioni, sperando vivamente che abbia ragione e possa da solo, contro tutti, bloccare questo “contributo volontario” (perché chiamarla “tassa” suona male). Qualora fallisse però, ci aspettiamo adeguate conseguenze, arrivando anche alle dimissioni, visto che farebbe parte di un organismo istituzionale che non lo considera più. Nel frattempo, seguiremo con uguale interesse e impegno le iniziative più serie, che riteniamo meritevoli di attenzione ed efficacia per contestare e bloccare la suddetta “tassa” (per chiamare le cose con il loro nome corretto), che appare incostituzionale in base all'articolo 53 della Costituzione Italiana e ai principi dell'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) tra Stati europei”.

l.b.

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