Un sistema che continua a reggersi su carichi di lavoro oltre i limiti contrattuali dei medici. È il quadro che emerge dal Libro Bianco di Anaao Assomed, presentato oggi alla Camera dei Deputati, che analizza le principali inadempienze contrattuali e le distorsioni organizzative nel Servizio sanitario nazionale.
In Piemonte i dati sono netti: tutte le venti aziende sanitarie rispondenti sono state oggetto di diffida regionale da parte di Anaao Assomed Piemonte. In sei casi si è reso necessario procedere anche con diffide a livello aziendale, a conferma di criticità reiterate e non risolte nei tavoli ordinari di confronto.
Le contestazioni riguardano soprattutto la corretta applicazione del contratto collettivo nazionale, in particolare il recupero delle ore eccedenti lavorate, l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 15% sulle prestazioni aggiuntive e la richiesta ritenuta illegittima del contributo del 5% previsto dalla legge Balduzzi sull’attività libero-professionale intramuraria. Per quanto riguarda l’Azienda sanitaria del Verbano Cusio Ossola, il Libro Bianco segnala il superamento dei limiti contrattuali relativi al numero massimo di guardie mensili e di pronte disponibilità. Non emergono invece violazioni del riposo minimo giornaliero di undici ore, né criticità sull’assegnazione degli incarichi professionali o sulla gestione del fondo incarichi. I rapporti con la direzione aziendale vengono valutati positivamente.
A livello regionale, Anaao evidenzia come il lavoro medico “fuori contratto” non rappresenti episodi isolati, ma una modalità organizzativa diffusa, legata alle carenze di organico e a una programmazione insufficiente.





