Attualità - 19 novembre 2025, 14:27

“Ri-uscire”: a Pallanza una serata tra letture, musica e racconti sul ritorno alla vita libera

Nella collegiata di San Leonardo letture, storie e interventi per comprendere paure, speranze e percorsi di reinserimento delle persone detenute

“Ri-uscire”: a Pallanza una serata tra letture, musica e racconti sul ritorno alla vita libera

“Ri-Uscire": per uscire dal carcere, preparare un cammino” è stato il tema scelto per l’edizione 2024 della tradizionale “Serata don Donato”, svoltasi venerdì 14 novembre nella collegiata di San Leonardo a Pallanza, in occasione delle celebrazioni del Santo patrono della città e dei carcerati. Un appuntamento che, anno dopo anno, mantiene viva la memoria di don Donato Paracchini, insegnante di religione all’Istituto Cobianchi e cappellano della Casa circondariale di Pallanza, figura di riferimento per volontari e detenuti.

La serata è stata un intreccio di letture, testimonianze e musica, resa ancora più intensa dal contributo del Coro San Martino di Vignone, che ha accompagnato i momenti più toccanti dell’incontro. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra i volontari penitenziari di Camminare Insieme e l’Associazione degli ex insegnanti del Cobianchi, uniti nel ricordo di don Donato e nel comune impegno accanto alle persone recluse.

Al centro della riflessione, il tema del carcere come realtà poco conosciuta e spesso rimossa, in cui le persone diventano “invisibili” per un periodo della loro vita, prima di tornare in una società che le attende con diffidenza. Il momento dell’uscita, è stato sottolineato, rappresenta per molti detenuti una fase carica di angoscia e vulnerabilità, tanto da essere uno dei passaggi più delicati dell’intero percorso detentivo.

La serata ha richiamato il dettato della Costituzione (“le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”) e dell’Ordinamento Penitenziario, ricordando il ruolo fondamentale dei volontari che propongono attività, corsi, letture e percorsi di consapevolezza per favorire maturazione personale, responsabilità e dignità. Centrale anche il valore della formazione professionale, considerata uno strumento determinante per un reinserimento sociale efficace.

Nel Verbano Cusio Ossola operano da decenni realtà che supportano questo cammino: la cooperativa sociale Il Sogno, il Gruppo Abele di Verbania, iniziative parrocchiali e progetti Caritas, che offrono accoglienza e opportunità lavorative come quelle della sartoria o dei laboratori produttivi sostenuti dal territorio.

Durante l’incontro sono intervenute Luciana Spadina, consigliera del Comune di Bée, che ha raccontato i lavori di pubblica utilità svolti da alcune persone detenute grazie a una convenzione con il Comune; Alice Brignone della Cooperativa Il Sogno, descrivendo l’importante esperienza di co-housing per detenuti in uscita impegnati nei progetti Banda Biscotti, Ristorante Gattabuia, Villa Olimpia e Casa Ceretti; Silvia Magistrini, garante comunale dei detenuti a Verbania, che ha condiviso alcune significative storie di riscatto; Giulia Meloni, che ha evidenziato il valore del rapporto umano tra volontari e detenuti; ed Ettore Perelli, che ha ricordato don Donato e gli insegnanti e volontari scomparsi negli ultimi anni.

L’associazione Camminare Insieme ha infine rivolto un sentito ringraziamento a Olivia Curti per la lettura dei testi, accompagnata dai volontari Francesco Bertocchi, Alessio Martini ed Enzo Finotto; al Coro San Martino di Vignone e al suo direttore, Maestro Mirko Pramparo; e a don Riccardo Zaninetti, parroco di San Leonardo, che anche quest’anno ha destinato all’associazione le offerte raccolte nelle chiese durante la festa patronale.

a.f.

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