Verbania - 15 novembre 2025, 12:00

Piano asfalti, il centrosinistra: "L’amministrazione si ponga l’obiettivo di progetti di strade più sicure per tutti"

Il gruppo lancia alcune proposte per interventi mirati e misure di moderazione del traffico

Piano asfalti, il centrosinistra: "L’amministrazione si ponga l’obiettivo di progetti di strade più sicure per tutti"

Il tavolo di lavoro del centrosinistra sulla mobilità di Verbania - che riunisce Partito Democratico, Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Verbania si prende cura, Una Verbania a sinistra e Verbania civica Volt Socialismo XXI secolo - ha diffuso una nota nella quale si rivolge all’amministrazione comunale verbanese in merito al piano asfalti della città. Di seguito il comunicato.

“Il consiglio comunale di Verbania del 29 settembre, su proposta della giunta, ha approvato la variazione al piano triennale delle opere pubbliche, aumentando l’investimento per le asfaltature di ulteriori 710.000 euro per l’anno 2025, rispetto ai 400.000 già previsti.

Questa decisione è stata oggetto di una discussione nella quale i gruppi consiliari del Partito Democratico e di Verbania si prende cura, pur concordando sulla necessità di lavori di manutenzione delle pavimentazioni stradali, hanno sottolineato che il rifacimento delle pavimentazioni costituisce un’occasione importante per realizzare la riqualificazione delle strade interessate dal piano asfaltature. Riqualificazione che dovrebbe avere come obiettivo principale la messa in sicurezza della viabilità attraverso quelle che vengono definite “misure di moderazione del traffico”, ovvero la riduzione della velocità di transito veicolare. Gli strumenti tecnici sono costituiti da una serie coordinata di interventi che vengono qui sinteticamente elencati:

- la riorganizzazione degli spazi stradali e dei singoli componenti funzionali, come i marciapiedi, per ridurre le sezioni stradali di legge alla velocità massima prevista tenendo conto che maggiore è la sezione stradale maggiore è la velocità indotta;

- il rifacimento della segnaletica orizzontale;

- l’abbattimento di eventuali barriere architettoniche esistenti lungo i marciapiedi o ingressi pedonali a luoghi pubblici;

- l’ampliamento o la nuova formazione di percorsi ciclabili (pur in assenza di un piano per la mobilità ciclistica, di cui la città dovrà dotarsi);

- la posa lungo i bordi stradali di elementi verticali, quali alberature e dissuasori, per accentuare la percezione della velocità di transito dei veicoli;

- il potenziamento dell’illuminazione degli attraversamenti pedonali con lampade specifiche asimmetriche (fondamentale per garantire la sicurezza negli attraversamenti pedonali notturni);

- interventi per rendere coerenti la larghezza di ogni strada e il limite di velocità; non basta la sola posa della segnaletica verticale per diminuire i rischi e le probabilità di inosservanza da parte degli automobilisti.

Insomma, si tratta di attrezzare la viabilità urbana con misure di moderazione del traffico applicate ormai in tutta Europa, e già attuate in qualche intervento stradale in Verbania e tutto ciò andrebbe eseguito e previsto soprattutto in prossimità di spazi urbani con la presenza di funzioni quali scuole di ogni ordine e grado, aree sportive, insediamenti commerciali e quartieri ad alta densità abitativa.

Tutto ciò presuppone che ogni strada che sarà compresa nel piano asfalti venga considerata ed esaminata con atteggiamento progettuale e propositivo, estendendo, ove necessario, lo spazio e la lunghezza del tratto interessato, anche su parti non ammalorate, per rendere organica e coerente la trasformazione tentando di avere quindi una visione di ciò che potrebbe diventare l’insieme di quell’asta viaria (anche con ulteriori interventi successivi).

Facciamo un solo esempio di come non si deve intervenire: il tratto recentemente riasfaltato nell’abitato di Fondotoce, che indubbiamente necessitava di interventi manutentivi, ha visto le bande rosse laterali, che ne restringevano otticamente la carreggiata, ridisegnate con una larghezza insufficiente. Pensate per produrre un effetto ottico utile a moderare la velocità nel centro della frazione e in prossimità degli attraversamenti pedonali, queste fasce hanno così perso del tutto la loro efficacia.

Un investimento per le manutenzioni delle strade cittadine così importante non può quindi puntare solo ad un miglioramento del traffico veicolare, ma deve tutelare favorire indistintamente tutti gli utenti ed in particolare l’utenza debole (pedoni e ciclisti). È opportuno e necessario che l’amministrazione si ponga l’obiettivo di progetti di strade più sicure per tutti coloro che le usano e favorisca la convivenza tra le diverse tipologie di mobilità urbana, per evitare che vi siano cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Per questo le forze politiche del centro-sinistra auspicano che, nella individuazione delle strade interessate dal piano delle asfaltature, vengano prese in considerazione queste osservazioni con una discussione puntuale unitamente alle richieste che potranno arrivare dai quartieri.

Ridisegnare la mobilità della città è possibile, senza penalizzare nessuno ma tutelando la maggiore sicurezza di tutti i cittadini. Per fare questo occorre applicare, a parità di risorse, un sano principio nell’interesse pubblico: meno quantità e più qualità. Quindi più coraggio, più ascolto e più qualità da parte dell’amministrazione”.

l.b.

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