Attualità - 11 novembre 2025, 12:00

Barry Callebaut, dal Pd un'interpellanza sul problema del ricollocamento dei lavoratori

I consiglieri dem: "Molti ex dipendenti sono in cassa integrazione, solo una minima parte ha trovato un nuovo impiego"

Barry Callebaut, dal Pd un'interpellanza sul problema del ricollocamento dei lavoratori

Il Partito Democratico di Verbania ha presentato una interpellanza, per il prossimo consiglio comunale, sul problema del ricollocamento delle maestranze di Barry Callebaut, che vede una situazione ancora difficile per moltissimi lavoratori.

"La drammatica vicenda della Barry Callebaut - si legge nella nota del Pd - ha occupato meritatamente le prime pagine degli organi di informazione locali a partire dall’estate del 2024, durante la quale - come è noto - la dirigenza della multinazionale belga comunicò in maniera unilaterale l’intenzione di cessare le attività produttive nello stabilimento di Verbania. Se in un primo momento la rilevanza della vicenda ha saputo attrarre l’attenzione della città, in uno sforzo unitario delle diverse parti sociali teso a salvaguardare il futuro di circa 130 lavoratrici e lavoratori, tra lavoratori diretti e indotto, impiegati nell’ecosistema della fabbrica, nel corso dei mesi la concentrazione sulle vicende della Barry è apparsa molto diluita, rischiando di far passare in secondo piano la difficile situazione delle ex maestranze della fabbrica”.

“In questo momento infatti - rimarcano i consiglieri del gruppo Pd - ci risulta che 31 dei circa 90 dipendenti diretti dell’azienda si trovino ancora in cassa integrazione: una percentuale importante, il cui destino appare al momento incerto, appeso alla scadenza dei termini dell’ammortizzatore sociale. Ci risulta altresì che, dei restanti 60 ex dipendenti Barry che hanno deciso di rinunciare alla Cig , solo una minima parte abbia trovato lavoro e spesso in condizioni di oggettiva difficoltà (sedi lontane che costringono a lunghe trasferte quotidiane, incompatibili con una professione tarata su turnazioni anche notturne) che costringeranno molte e molti di loro a dover rinunciare anche a questo piccolo spiraglio di serenità”.

Proseguono i dem: “Ci risulta anche che nei primi giorni di ottobre si sia tenuta a Torino una riunione del tavolo tecnico aperto per la crisi, presenti l’assessora regionale Chiorino, le rappresentanze sindacali e l’assessore Tacchini, durante la quale l’assessora medesima avrebbe sottolineato la necessità da parte della città di insistere sul mantenimento del vincolo ad uso industriale dell’area dove sorge lo stabilimento: esattamente ciò che le minoranze consiliari, in primis i gruppi che rappresentiamo, avevano proposto nel corso dei consigli comunali dedicati alla vicenda Barry, sentendosi rispondere dalla vostra amministrazione che il mantenimento del suddetto vincolo avrebbe rappresentato una forzatura nei confronti dell’azienda, pregiudicando una trattativa che si auspicava avrebbe avuto esito positivo. Una posizione sconfessata nei fatti, che ha esposto la città e le maestranze della fabbrica ad una condizione di oggettiva fragilità nei confronti della proprietà, concorrendo a determinare l’esito negativo delle trattative e l’attuale situazione di incertezza vissuta da decine di lavoratori”.

“Visto il perdurante silenzio da parte dell’amministrazione sulla vicenda più dolorosa che abbia caratterizzato questa consiliatura finora, con la presente interpellanza siamo a richiedere:

-   Quali siano stati i provvedimenti adottati in questi mesi da parte dell’amministrazione per cercare di intervenire sulla situazione delle maestranze ex Barry Callebaut e perché non siano stati forniti aggiornamenti in merito durante le sedute del consiglio comunale, né si sia pensato di convocare una assemblea pubblica per condividere con la città il percorso avviato, se avviato, in tutela di lavoratrici e lavoratori.

-     Cosa sia stato risposto alle sollecitazioni dell’assessora Chiorino nel corso della menzionata riunione del tavolo tecnico e se, viste le indicazioni ricevute, si stia lavorando ad una proposta che vincoli l’area dello stabilimento Barry ad uso industriale/produttivo.

-      Se l’assessorato alle attività produttive abbia ipotizzato di avviare un dialogo con altri operatori economici della città, per ipotizzare percorsi di accoglienza e assunzione - anche temporanea - delle maestranze Barry e se il suddetto assessorato si sia attivato con gli enti competenti per offrire a lavoratrici e lavoratori percorsi di accompagnamento e formazione tesi a garantire un ricollocamento lavorativo.

-       Che esito abbia avuto il percorso di individuazione di nuovi investitori industriali per l’area e quali condizioni favorevoli siano state ipotizzate e programmate dall’amministrazione per cercare di attrarre sul territorio investitori privati e partner industriali”.

l.b.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU