Arpa Piemonte ha pubblicato il bollettino idrogeologico relativo al mese di settembre 2025. L’indice di siccità evidenzia come la regione sia ancora in condizioni generali di normalità, salvo situazioni di siccità moderata a livello locale nelle zone meridionali della regione dovuto soprattutto a portate dei corsi d’acqua inferiori alla media storica.
Nel dettaglio, le precipitazioni osservate nel mese di settembre sono state di circa 141 mm medi che rappresentano, sul bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino, uno scarto positivo dell’37% rispetto alla media del mese. Tutte le piogge si sono concentrate principalmente nella terza decade del mese, mentre le prime due sono risultate particolarmente asciutte. Sono state registrate piogge superiori alla media su quasi tutta la regione ad eccezione dei bacini meridionali di Tanaro e Stura di Demonte che hanno registrato rispettivamente uno scarto negativo del -42% e -13%. Le aree della regione che hanno registrato i surplus maggiori sono quelle settentrionali di Toce e Ticino (circa +60%) e quelle meridionali di Orba (+124%) e Bormida (+64%). L’anomalia osservata nelle temperature del mese è risultata leggermente positiva (+0.4 °C).
Per quanto riguarda gli indici di anomalia di pioggia e di evapotraspirazione, si evidenzia come a tutte le scale temporali la regione sia in condizioni comprese tra la normalità e piovosità severa. Per le scale sui 3, 6 e 12 mesi sono presenti alcune aree settentrionali e meridionali della regione in condizioni di piovosità moderata, severa o estrema, tra cui alcune zone del Vco e del novarese.
Le risorse stoccate superficiali a fine settembre sono maggiori del 32% rispetto alla norma, ancora grazie al riempimento del lago Maggiore e allo Swe (Snow Water Equivalent) che compensa il deficit negli invasi del Piemonte che risultano sotto-media ad eccezione degli invasi situati nell’area orientale.
Le portate di corsi d’acqua risultano in aumento rispetto al mese precedente su quasi tutta la regione. Tutti i corsi d’acqua registrano un surplus di portata rispetto alla media storica, ad eccezione del Varaita a Polonghera, dello Stura di Demonte a Gaiola, del Tanaro a Farigliano e il Po a Torino che registrano scarti negativi compresi tra il -10% e -60%. Il Po a Isola Sant’Antonio, in chiusura di bacino, registra un surplus del 26% rispetto allo storico.
Per quanto riguarda la situazione delle acque sotterranee, i valori medi di soggiacenza della falda superficiale si collocano, per le stazioni per le quali sono disponibili i dati, al di sotto della media storica o, quando superiori, al di sotto del 75° percentile. Il livello freatico non mostra una tendenza all'innalzamento in risposta alle precipitazioni di fine mese.
Con il mese di settembre si chiude l’anno idrologico, con una precipitazione media cumulata di circa 1320 mm sul bacino del Po chiuso a Ponte Becca, e uno scarto positivo di precipitazione del 20% rispetto alla norma (1991-2020). I quantitativi maggiori di precipitazione sono stati registrati sui bacini settentrionali di Sesia, Toce e Ticino e nell’area appenninica al confine con la Liguria. Lo scarto di precipitazione è stato superiore al 25% su quasi tutta la regione, ad eccezione del cuneese, in cui le precipitazioni sono state in media o leggermente al di sopra.