Attualità - 28 settembre 2025, 17:04

Verbania, il Movimento 5 Stelle chiede una presa di posizione sulla guerra in Medio Oriente

Lettera aperta del Gruppo Territoriale: "Il silenzio istituzionale è un atto di indifferenza politica e morale"

Verbania, il Movimento 5 Stelle chiede una presa di posizione sulla guerra in Medio Oriente

In vista del prossimo Consiglio comunale di Verbania, previsto per lunedì 29 settembre, il Movimento 5 Stelle Vco ha inviato un comunicato e una lettera aperta al sindaco Giandomenico Albertella, agli assessori, al presidente del Consiglio comunale e a tutti i consiglieri, sollecitando una presa di posizione chiara sui temi della pace e del disarmo. La missiva è firmata da Imerio Frattini.

Nella missiva si esprime "profondo sconcerto per la mancata discussione e assenza di una presa di posizione ufficiale da parte del Comune di Verbania" riguardo a conflitti e tensioni internazionali, con particolare riferimento alla guerra tra Israele e Palestina e alla situazione nella Striscia di Gaza, definita "un genocidio certificato anche dalla commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite".

Secondo i pentastellati, nonostante siano stati presentati in Consiglio tre ordini del giorno da parte delle opposizioni, non è stato avviato alcun dibattito. "Il silenzio istituzionale che ne è seguito – si legge – è percepito da molti come un grave atto di indifferenza politica e morale".

Frattini ricorda come diversi Comuni del Vco, anche più piccoli e con minori risorse, abbiano approvato mozioni per la pace e contro il riarmo, aderendo a iniziative e manifestazioni della società civile. "Verbania, in quanto capoluogo di provincia, non può e non deve restare in silenzio", sottolinea.

La lettera richiama anche la partecipazione popolare a fiaccolate, presìdi e manifestazioni avvenuti negli ultimi mesi, segno – secondo il M5S – di una crescente mobilitazione e sensibilità sul tema. Da qui la richiesta rivolta al Comune di dare spazio alla questione nelle sedi istituzionali, discutere gli ordini del giorno già presentati e convocare un consiglio comunale aperto per esprimersi ufficialmente sulla tragedia umanitaria in corso.

"Il tempo del silenzio e dell’attesa è finito. Verbania deve ritrovare la sua voce e metterla al servizio della pace, della giustizia e della responsabilità democratica", conclude Frattini.

comunicato stampa a.f.

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