Politica - 19 settembre 2025, 19:15

Il "Patto per il nord" approda anche nel Verbano Cusio Ossola

Oggi la presentazione del costituendo partito, che nasce come forza autonomista che riprende le battaglie della Lega delle origini

 Al congresso costitutivo del Patto per il Nord ci sarà anche una delegazione del Verbano Cusio Ossola. Composta da ex leghisti del Grande Nord guidati, a livello locale da Roberto De Magistris, già vicesindaco e consigliere regionale piemontese. Questa mattina, a “Il Chiostro”, la presentazione ai media locali, presenti il segretario federale Paolo Grimoldi, l’ex ministro Giancarlo Pagliarini, il segretario regionale Walter Togni e il segretario amministrativo federale Roberto Belardinelli.

“Il Patto – spiega Grimoldi – nasce su input di Umberto Bossi che, un anno fa, mi ha chiamato e mi ha affidato il compito di costituire una forza autonomista che riprenda la battaglia della Lega delle origini. In un anno abbiamo federato diversi movimenti autonomisti locali. Sono sicuro che il 15 e il 16 novembre il teatro di Treviglio, sede del congresso, non riuscirà a contenere tutti coloro che arriveranno. In questi mesi ho sentito crescere l’interesse attorno a noi. Sono tanti i delusi dall’abbandono delle regioni del nord da parte della Lega. Tanti che non condividono l’idea di Salvini del ponte di Messina mentre alle strade provinciali vengono tolti 430 milioni. I primi test elettorali, su scala ridotta, sono stati incoraggianti. Alle elezioni comunali di Arcisate, ad esempio, abbiamo sfiorato il 10 per cento parlando di frontalierato, un tema che la Lega ha lasciato cadere. Anche nel Vco i frontalieri sono una parte rilevante della popolazione”.

“Fino ad ora – aggiunge Togni – siamo presenti in 60 province, raccogliamo adesioni perché la Lega per Salvini premier, verrebbe da chiedersi di cosa, ha cambiato legittimamente strada e il nord si sente abbandonato”. “Il discorso di Bossi a Venezia (ai tempi della navigazione sul Po, ndr) conserva una grande attualità anche oggi”, commenta Belardinelli. “Il Patto per il Nord – conclude Pagliarini – ha tre obiettivi: lavorare per il territorio, federarsi sul modello svizzero, dar vita ad un’Europa diversa dove gli Stati si coordinino fra di loro. Non è più tempo di Stati nazione, il loro ciclo s’è concluso. Occorrono stati che, come i cantoni svizzeri, si federino dal basso”. Grimoldi attende con interesse l’esito delle elezioni regionali per capire se, e quanto, spazio ci sa per il costituendo partito.

Redazione

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