Oltre un centinaio di cannobiesi hanno firmato una petizione popolare per attribuire la cittadinanza onoraria a don Pietro Minoretti, attuale parroco di Cireggio, che era stato coadiutore a Cannobio fra gli anni ‘70 e ‘80. Una iniziativa che vuole segnalare l’impegno civico e sociale di un allora giovane prete che è andato ben oltre il suo ruolo prettamente religioso.
“L’amministrazione comunale ha pienamente condiviso l’iniziativa, e a breve convocherò un consiglio comunale per conferirgli la cittadinanza onoraria, che vede l’accordo unanime – dice il sindaco Gianmaria Minazzi –. Anch’io, allora ero piccolo, ricordo con affetto e simpatia don Pietro per le tante attività sociali e culturali, gli eventi sportivi organizzati a Cannobio suscitando entusiasmo e partecipazione fra i giovani”.
Indimenticabile il torneo notturno di calcio durante l’estate che era un appuntamento seguito dai turisti, tedeschi, olandesi che vi partecipavano con loro squadre. “Un appuntamento che arricchiva l’offerta turistica e l’integrazione con la popolazione locale”, aggiunge Minazzi.
L’occasione di questa benemerenza sono i 50 anni dal suo arrivo a Cannobio. Tra i firmatari anche gli ex sindaci di quei tempi: Mario Grassi, Giandomenico Albertella (attuale sindaco di Verbania), Piero Testori, Viviano Antonello e appunto lo stesso Minazzi.
Durante il periodo di permanenza a Cannobio, don Pietro Minoretti si è distinto per la sua profonda consapevolezza civica, promuovendo attivamente lo sviluppo della città in un’ottica di inclusione e solidarietà creando spazi di dialogo tra la comunità parrocchiale e quella civile, facendo diventare l’oratorio luogo di promozione di cultura, con incontri, cineforum, dibattiti, assemblee, e con l’indimenticabile “Dialoghi”, un quindicinale di informazione locale, avvicinando associazioni, gruppi e creando momenti di incontri e di sport.