Ultim'ora - 05 settembre 2025, 00:11

Ucraina, 26 nazioni pronte a inviare truppe: ma si attende Trump

Ucraina, 26 nazioni pronte a inviare truppe: ma si attende Trump

(Adnkronos) - Un piano per potenziali garanzie di sicurezza per l'Ucraina, con 26 paesi che si sono dichiarati pronti a impegnarsi direttamente nel contesto di un cessate il fuoco o un accordo di pace con la Russia. E' quanto ha stabilito la Coalizione dei Volenterosi riunitasi a Parigi. Mentre Volodymyr Zelensky commenta l’ipotesi di un vertice con Vladimir Putin, definendolo "necessario", ma escludendo Mosca come sede: "Ritengo che, se si vuole far fallire un incontro, si proporrebbe di farmi andare a Mosca", afferma il presidente ucraino che tuttavia sottolinea: "Se la Russia parla di incontro, è già un primo passo. Gli incontri tra leader adulti devono avere già chiari i risultati, e in questo caso il risultato è la fine della guerra". 

 

"Oggi, ventisei Paesi si sono impegnati" a fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina, "nel contesto di un cessate il fuoco o un accordo di pace", sotto forma di "forze di rassicurazione, incluso un sostegno degli Stati Uniti. Questo dovrebbe contribuire a garantire una pace duratura e scoraggiare future aggressioni", ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un comunicato, dopo l'annuncio di Emmanuel Macron, a margine del vertice tenutosi con gli alleati di Kiev. "Come forma di rassicurazione, 26 paesi si sono impegnati a dispiegare truppe in Ucraina, dove saranno presenti a terra, in mare o in aria", ha dichiarato il presidente francese ai giornalisti, affiancato da Zelensky presso l'Eliseo a Parigi, aggiungendo che "questa forza non mira a dichiarare guerra alla Russia".  

Il piano sarà ora portato negli Stati Uniti con l'intenzione di formalizzarlo nei prossimi giorni , ha detto Macron, avvertendo che "se la Russia continuerà a respingere concrete discussioni di pace, e questa e una seconda possibile eventualità, considerato il modo in cui si sono comportati negli ultimi mesi a partire da marzo, adotteremo sanzioni aggiuntive assieme agli americani". Gli Stati Uniti sono stati "molto chiari" sulla "loro volontà di far parte delle garanzie di sicurezza" per l’Ucraina, dopo un eventuale accordo di pace tra Kiev e Mosca.  

"Italia, Germania e Polonia fanno parte dei 26 contribuenti all'iniziativa, ha detto il presidente francese interpellato sulla partecipazione in particolare di questi tre paesi, non favorevoli a inviare dei soldati in Ucraina per assicurare la pace a seguito di un cessate il fuoco. Alcuni "dispiegheranno truppe sul terreno" in Ucraina, altri "resteranno in paesi membri della Nato mettendo a disposizione la propria base". Ma i dettagli organizzativi della "forza di rassicurazione" non saranno divulgati, per non "svelarli" alla Russia.  

 

Poche ore dopo il vertice della Coalizione dei volenterosi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato al telefono con Zelensky e i leader europei. Nel corso di una conversazione "lunga e molto dettagliata" è stato discusso "come spingere la situazione verso una pace reale. Abbiamo discusso diverse opzioni, e la più importante è la pressione, utilizzando misure forti, particolarmente quelle economiche, per forzare la fine della guerra", ha scritto in un post su X il presidente ucraino.  

"Abbiamo parlato di come spingere la situazione verso una vera pace. Abbiamo discusso diverse opzioni, e la più importante è la pressione, utilizzando misure forti, in particolare economiche, per imporre la fine della guerra. La chiave per la pace è privare la macchina da guerra russa di denaro, privandola di risorse. Abbiamo anche parlato della massima protezione dei cieli ucraini. Finché non arriverà la pace, gli ucraini non devono essere in balia dei continui attacchi russi. I missili e i droni russi non devono causare vittime. L'Ucraina ha proposto un formato per la protezione dei nostri cieli che gli Stati Uniti potranno valutare. Ringrazio il Presidente Trump per il sostegno al nostro popolo. Abbiamo concordato ulteriori contatti", conclude.  

"Abbiamo anche parlato della massima protezione per i cieli dell'Ucraina. Fino a quando non arriverà la pace, gli ucraini non devono essere alla mercé degli attacchi russi costanti. I missili e i droni russi non devono togliere vite. L'Ucraina ha proposto un formato per proteggere i nostri cieli che gli Stati Uniti devono considerare", prosegue il leader ucraino, aggiungendo un ringraziamento al presidente Usa "per aver sostenuto il nostro popolo" e specificando di aver "concordato ulteriori contatti". 

 

Da parte sua Trump ha chiesto ai leader europei di smettere di acquistare petrolio dalla Russia e di fare pressioni sulla Cina perché smetta di finanziare la guerra russa in Ucraina. "Trump - ha riferito la Casa Bianca - ha sottolineato che l'Europa deve smettere di acquistare petrolio russo che finanzia la guerra, dato che la Russia ha incassato 1,1 miliardi di euro in un anno dalla vendita di combustibile all'Ue. Il presidente ha anche sottolineato che i leader europei devono esercitare pressioni economiche sulla Cina affinché smetta di finanziare gli sforzi bellici della Russia", si legge nella dichiarazione di un funzionario della Casa Bianca. 

 

L'amministrazione Trump intende interrompere i programmi di assistenza alla sicurezza per l'Europa, compresa un'iniziativa volta a rafforzare il fianco orientale del continente contro un potenziale attacco da parte della Russia, nel tentativo di ridefinire il ruolo di Washington all'interno della Nato. Lo rivela il Washington Post, sottolineando che la decisione avrebbe un impatto sugli aiuti militari da centinaia di milioni di dollari su cui fanno affidamento alcuni dei membri più vulnerabili dell'alleanza.  

Sei fonti a conoscenza del dossier citate dal giornale riferiscono che lo stop ai programmi ha allarmato gli alleati degli Stati Uniti che faticano a comprendere la politica dell'amministrazione nei confronti dell'Europa, mentre la Casa Bianca ha spiegato che la decisione è stata presa "in coordinamento" con gli europei ed è coerente con sia con l'ordine esecutivo di Donald Trump di rivedere gli aiuti all'estero degli Stati Uniti, sia con la sua “storica enfasi sul garantire che l'Europa si assuma maggiori responsabilità per la propria difesa”. 

 

Alla riunione ha partecipato da remoto anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, si legge in una nota di Palazzo Chigi "ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all'articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina", viene spiegato. Nel ribadire "l'indisponibilità dell'Italia a inviare soldati in Ucraina, il Presidente Meloni ha confermato l'apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini", si legge nella stessa nota. 

In serata Trump ha postato due foto con Putin relative al vertice in Alaska di Ferragosto senza alcun commento. Nella prima, si vedono il presidente americano e il presidente russo con lo sguardo rivolto al cielo mentre assistono al sorvolo dei caccia americani sulla base Elmendorf-Richardson di Anchorage, dove si sono incontrati tre settimane fa. La secondo foto postata mostra un B-2 e quattro F-35 mentre sorvolano la base mentre Trump accoglie Putin. 

 

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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