Il Comitato 10 Febbraio di Verbania ha voluto ricordare la figura di Nazario Sauro, considerato un eroe della Patria e simbolo dell’irredentismo triestino e istriano, così come Cesare Battisti lo fu per quello trentino.
Il 23 maggio 1915, all’entrata dell’Italia nella Prima guerra mondiale, Sauro si arruolò volontario nella Marina italiana con il grado di tenente di vascello, partecipando a oltre cinquanta azioni a bordo di sommergibili nel Mare Adriatico.
Il 30 luglio 1916, con lo pseudonimo di Eugenio Sambo, si imbarcò sul sottomarino Pullino per una missione nella zona di Fiume. Il mezzo, però, rimase incagliato su uno scoglio nel Golfo del Quarnaro. Dopo un disperato tentativo di fuga, Sauro fu catturato, condotto a Pola e identificato. Il tribunale lo condannò a morte per alto tradimento e il 10 agosto 1916, alle 19.45, venne impiccato.
Il suo corpo fu sepolto di notte, in segreto, in area sconsacrata vicino al cimitero militare. Solo al termine della guerra la Marina italiana poté rintracciare la tomba, procedendo alla riesumazione il 10 gennaio 1919 e a una solenne sepoltura il 26 gennaio dello stesso anno nel cimitero di Marina di San Policarpo a Pola.
Dal 9 marzo 1947 Nazario Sauro riposa nel Tempio votivo del Lido di Venezia, dedicato a tutti i Caduti della Grande Guerra.