“Dopo undici anni di monologo a senso unico, si chiude una stagione caratterizzata da uno sguardo ideologico che ha polarizzato il mondo penitenziario senza contribuire alla sua pacificazione”. È il commento del capogruppo e del vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale del Piemonte, Carlo Riva Vercellotti e Roberto Ravello, all’indomani dell’avvicendamento nel ruolo di Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
Nel loro intervento, i due esponenti di Fratelli d’Italia sottolineano come, a loro giudizio, il mandato precedente sia stato interpretato in maniera parziale, “con scarsa attenzione verso le altre figure che operano quotidianamente nelle carceri, dalla Polizia Penitenziaria al personale sanitario, fino ai volontari”. “Mentre si parlava – aggiungono – di diritti e reinserimento per i detenuti, restavano sistematicamente ignorate le difficili condizioni in cui lavorano coloro che garantiscono la sicurezza”.
Tra i punti critici evidenziati, anche la scelta di costituirsi parte civile solo nei procedimenti contro agenti, “mai – rilevano Riva Vercellotti e Ravello – in quelli per aggressioni subite dagli agenti stessi”.
Con la nomina di Monica Formaiano alla guida dell’organismo regionale, Fratelli d’Italia auspica ora un cambio di passo all’insegna dell’equilibrio e della rappresentanza di tutte le componenti del sistema penitenziario. “È tempo – concludono – di superare l’unilateralità e di garantire una presenza istituzionale davvero imparziale, che ascolti anche chi ogni giorno rischia la propria incolumità in un contesto complesso e carico di tensioni. Indossare una divisa non può più essere visto come una colpa”.