(Adnkronos) - "Un importante passo avanti nella formazione in oftalmologia e in particolare nella chirurgia della cataratta". Con queste parole il rettore dell'università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, ha inaugurato il simulatore chirurgico Eyesi per le esigenze della Scuola di specializzazione in Oftalmologia dell'ateneo. Si tratta di un nuovo dispositivo per la formazione alla chirurgia della cataratta, l'unico presente nel Lazio e piuttosto raro sul territorio nazionale dove se ne contano solo altri 4, riporta una nota. La chirurgia oftalmologica, e in particolare quella della cataratta - si legge - è estremamente complessa sia per le dimensioni delle strutture oculari, sia perché legata all'utilizzo di apparecchiature ad alta tecnologia, in continua evoluzione. Eyesi è un apparecchio che dispone di una delle tecnologie più avanzate oggi disponibili, capace di riprodurre in modo estremamente realistico tutte le fasi della chirurgia della cataratta.
"Gli operatori possono esercitarsi, migliorare le proprie attività e acquisire sicurezza - ha sottolineato Levialdi Ghiron - Il simulatore è a disposizione degli studenti Scuola di specializzazione in Oftalmologia dell'ateneo e dei professionisti sanitari nell'ambito delle attività del Cesma. Roma Tor Vergata si posiziona quindi come punto di riferimento nel territorio laziale, e non solo - precisa - per l'innovazione e la ricerca nell'ambito della chirurgia oftalmologica e nell'assistenza sanitaria, poiché l'integrazione della simulazione avanzata nei percorsi formativi e la ricerca clinica rappresentano una strategia chiave per sviluppare competenze mediche di eccellenza, oltre a creare nuove opportunità per attrarre fondi, progetti e collaborazioni con enti nazionali e internazionali".
"Il centro di simulazione medica avanzata Cesma, fondamentale per la crescita della nostra università, nasce alla fine del 2023 - ha ricordato Stefano Marini, preside della Facoltà di Medicina di Roma Tor Vergata - In questi 2 anni è diventato centro nevralgico della Facoltà di Medicina e sta continuando a migliorare: in tanti utilizzano questa struttura all'avanguardia nella formazione dei futuri giovani medici ed è anche centro di riferimento per l'orientamento, i master, le aziende".
In riferimento all'apprendimento di chi si appresta a diventare specialista in Oftalmologia, Carlo Nucci, professore ordinario di Oftalmologia, direttore della Scuola di specializzazione in Oftalmologia, responsabile della Uosd del Policlinico Tor Vergata e prorettore vicario dell'ateneo, ha evidenziato che "il simulatore Eyesi dispone di un percorso di apprendimento strutturato in moduli di difficoltà crescenti, per eseguire interventi chirurgici di cataratta sempre più complessi e diversificati e per gestire tutte le complicanze che potrebbero verificarsi. Il passaggio ai diversi moduli didattici - ha chiarito - è reso possibile solo attraverso una valutazione oggettiva delle competenze e dei progressi raggiunti. Il sistema infatti registra vari parametri relativi alla gestione del microscopio e degli strumenti, all'efficienza chirurgica e alla gestione dei tessuti, fornendo una valutazione dettagliata che consente ai medici di migliorare sistematicamente le proprie competenze. L'utilità dell'introduzione del simulatore Eyesi nei percorsi di formazione degli specializzandi è confermata anche da lavori scientifici".
"Studi internazionali - ha spiegato Nucci - hanno dimostrato come l'utilizzo del simulatore Eyesi acceleri la curva di apprendimento, migliori la coordinazione mano-occhio e la gestione dello strumento, oltre a standardizzare la valutazione delle competenze tecniche in modo oggettivo, ma soprattutto ridurre significativamente il numero di complicanze nei primi interventi reali sul malato. Studi nel Regno Unito parlano di una riduzione del 38% della complicanza più temuta (la rottura della capsula posteriore) dopo il training con il simulatore. L'obiettivo è quello di fornire ai neospecialisti, al termine del loro percorso formativo, gli strumenti per affrontare la pratica clinica con preparazione e autonomia, restituendo al Paese professionisti in grado di contribuire fin da subito alla salute della collettività, con l'idea che formare bene oggi significa garantire cure migliori domani".
Secondo Nucci, le moderne procedure da un lato consentono di offrire ai pazienti risultati clinici eccellenti, con recuperi funzionali praticamente immediati e quindi con un notevole risparmio dei costi sociali, dall'altro richiedono un percorso di apprendimento estremamente lungo e complesso. Nel corso dell'inaugurazione - conclude la nota - è stato eseguito un intervento di chirurgia della cataratta al simulatore dalla specializzanda Sabina Rubilotta, al secondo anno della Scuola di specializzazione in Oftalmologia, sotto il tutoraggio di Francesco Aiello.