Economia - 20 luglio 2025, 19:00

''Sulla tassa della salute pronti a rivolgerci alla Corte Costituzionale''

Frontalieri, Romina Baccaglio (Cils): ''Come sindacato ci siamo opposti alle nuove tassazioni introdotte dall'accordo italo svizzero ed ottenuto alcune deduzioni''

''Sulla tassa della salute pronti a rivolgerci alla Corte Costituzionale''

‘’Pronti a rivolgerci alla Corte Costituzionale sulla tassa della salute’’.

Così dice Romina Baccaglio, membro della segreteria territoriale della Cisl Piemonte Orientale della Cisl con delega alle Politiche Europee ed internazionali, lavoratori frontalieri.

L’abbiamo sentita dopo aver ascoltato nei giorni scorsi, l’opinione di Antonio Locatelli, responsabile per il Vco, sui problemi sorti dopo la ‘’stangata’’ nata dalla nuova legge sulla tassazione, che ha sollevato proteste anche nel Verbano Cusio Ossola,  suscitando lamentele in questo periodo di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Tassazione di cui hanno parlato anche i giornali svizzeri  che definiscono ‘’l’accordo sulla doppia imposizione un gigantesco omaggio al Fisco della Penisola. Che incassa senza colpo ferire una quantità di tasse inattesa’’.

Ora Romina Baccaglio, che è anche segretaria amministrativa organizzativa in seno alla Cisl, e aggiunge: ‘’ Per i vecchi frontalieri rimane sospesa la tassa sulla salute, introdotta con la Finanziaria 2024 ma mai di fatto applicata: per noi è una tassazione vera e propria, per cui viola il dispositivo costituzionale e se vorranno proseguire su questa strada, noi saremo pronti a rivolgerci alla Corte Costituzionale’’.

Poi in tema di novità per i lavoratori che varcano il confine, aggiunge: ‘’Per la prima volta, i frontalieri assunti dopo la metà di luglio 2023, saranno sottoposti alla nuova tassazione, decisa dai rispettivi governi di Svizzera e Italia. Dalla stesura della prima bozza, però, non dobbiamo dimenticarci quello che hanno fatto i sindacati, che non avevano il potere di far ritirare l’accordo, ma che da subito, dal 2015, si sono fortemente opposti allo stesso e che, come invece di loro competenza, hanno avanzato richieste e ottenuto l’istituzione di una franchigia fiscale di 10 mila euro, che sarà quindi deducibile dal reddito imponibile in Italia. La franchigia è riservata a chi ha il rientro giornaliero. Ma anche la deduzione per i contributi pensionistici ed assicurativi pagati in Svizzera, ivi compresi i contributi versati per l’eventuale prepensionamento di categoria e la deduzione degli assegni familiari svizzeri pagati dal relativo Cantone di lavoro e alcune specifiche misure di sostegno finanziario per i Comuni di confine’’.

Renato Balducci

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