Sanità - 14 luglio 2025, 08:51

Ospedale unico nel VCO, il Comitato Salute: "Stop al campanilismo, servono buonsenso e sanità territoriale"

Duro comunicato dopo l’incontro in Regione: "È ora di dire basta a comportamenti dittatoriali, la salute non ha colore politico"

Ospedale unico nel VCO, il Comitato Salute: "Stop al campanilismo, servono buonsenso e sanità territoriale"

Dopo l’importante incontro svoltosi lunedì 7 luglio 2025 nel palazzo della Regione Piemonte a Torino, tra l’assessore alla Sanità Andrea Riboldi e una rappresentanza qualificata del territorio del Verbano Cusio Ossola, arriva il duro comunicato del Comitato Salute VCO, che mette in evidenza quanto emerso e lancia un appello netto: «Questa volta si usi il buonsenso e si superi il rovinoso campanilismo identitario che ha già fatto troppi danni».

«L’incontro aveva l’obiettivo di dare finalmente attuazione alla volontà del nostro territorio di avere un nuovo ospedale e mettere la parola fine ai comportamenti dittatoriali che l’attuale “sottosegretario” continua ad esercitare da 5 anni, in spregio a ogni regola democratica, nonostante la volontà popolare non l’abbia nemmeno confermato con il voto del 2024 nel suo ruolo di Consigliere regionale. Una situazione paradossale», si legge nel comunicato.

Alla riunione erano presenti, tra gli altri, il presidente dell’Ordine dei Medici del VCO, dottor Borzumati, e il vicepresidente Lillo, in rappresentanza dei medici firmatari del documento che chiede l’abbandono del progetto di ristrutturazione del San Biagio e del Castelli, a favore di un unico ospedale nuovo. Presenti anche il sindaco di Omegna e altri primi cittadini del territorio che, in 46, hanno sottoscritto il documento, oltre a numerose associazioni territoriali.

«Tutti insieme per dare un valore territoriale innegabile a questo incontro», sottolinea il Comitato, che però stigmatizza alcune assenze pesanti, come quella del sindaco di Verbania, definita «un caso inguaribile di miopia politica», e quella del sindaco di Domodossola, da sempre favorevole all’ospedale unico, purché costruito nella propria città.

Il Comitato non risparmia critiche neppure sulla proposta di deroga per mantenere due Dea nel VCO«Il sindaco di Verbania ora dichiara che chiederà la deroga per avere due Dea, pur sapendo che nessuno la può autorizzare. Ma ci ha abituato a tutto. Aspettiamoci una nuova giravolta».

Tre i punti fondamentali richiamati nel documento a sostegno della scelta di un ospedale unico ben collocato: sanità territoriale come filtro fondamentale per il corretto funzionamento del sistema: «I ritardi rischiano di farci perdere i fondi PNRR»Accessibilità dell’ospedale: «Deve essere servito dal trasporto pubblico per aiutare soprattutto gli anziani»Mobilità passiva: «Il 52% dell’area chirurgica del VCO è già fuori dal nostro sistema. Un dato allarmante che va contrastato con una riforma strutturale».

«Troppi anni di non governo e continui cambi di rotta mai attuati hanno messo il VCO in una condizione difficile e delicata. Ora serve solo buon senso», conclude il Comitato, che chiude con un monito chiaro: «La sanità non ha colore politico. La malattia, quando ti arriva addosso, non ti chiede mai ragione del tuo credo».

Redazione

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