A seguito delle innumerevoli segnalazioni e richieste di intervento da parte dei soci, Cia Novara Vercelli Vco (Confederazione Italiana Agricoltori) ha organizzato un incontro in regione per affrontare nuovamente l’emergenza della fauna selvatica sul territorio e individuare più efficaci strumenti di gestione della popolazione degli ungulati.
Al Grattacielo della regione Piemonte a Torino il dirigente del settore agricoltura Paolo Balocco e il suo staff hanno ricevuto la delegazione Cia, composta dal presidente Andrea Padovani, dal direttore Daniele Botti, il rappresentante Cia in Atc e vicepresidente Gaudenzio Bernascone e dal presidente Cia Piemonte Gabriele Carenini.
La regione - è stato spiegato - sta affrontando il problema con risorse limitate, a causa di necessità importanti anche di altri assessorati, stanziando somme comprensive di risarcimento danni, esecuzione perizie tecniche e interventi di prevenzione (che non possono vedere aggiunte dalle somme previste per i prossimi anni, come avvenuto finora). È stato inoltre constatato dalla regione che la gestione della fauna selvatica in provincia di Novara, ma non solo, dimostra dei problemi rispetto ad altri territori e si sta quindi ipotizzando di ridurre i fondi danni per le province che non fanno tutto il possibile previsto. La regione ha ribadito l’importanza della prevenzione da parte degli agricoltori, come la posa di recinzioni e altro, cosa che Cia non condivide per la difficoltà tecnica e la (ritenuta) inefficienza di questi strumenti all’atto pratico. Cia ritiene infatti che queste misure non siano applicabili dappertutto, ma che debbano essere valutate a seconda dell’area territoriale e delle caratteristiche di produzione.
Cia, ringraziando la regione per il confronto, si è resa disponibile per organizzare incontri sul territorio delle tre province di rappresentanza dell’organizzazione con tutti i soggetti coinvolti nella problematica, prendendo a riferimento altre province del Piemonte in cui la gestione della fauna selvatica produce effetti migliori sull’impatto agricolo.