Scuola - 19 giugno 2025, 10:00

Maturità 2025, seconda prova al via: Cicerone al classico, allo scientifico Cartesio e le funzioni

Gli studenti degli istituti tecnici alle prese con l’intelligenza artificiale e le fake news

Maturità 2025, seconda prova al via: Cicerone al classico, allo scientifico Cartesio e le funzioni

Dopo il tema di italiano, i maturandi sono da poco tornati sui banchi per affrontare la seconda prova dell’esame di Stato, che a differenza della prima, uguale per tutti, si incentra su una materia di indirizzo.

Gli studenti del liceo classico sono alle prese con una versione di latino di Cicerone, autore che non compariva alla maturità da ben 16 anni. Il testo da tradurre è tratto dal De Amicitia, in particolare dal capitolo 26, che si incentra sul tema della “vera natura dell’amicizia”.

Al liceo scientifico, invece, un classico studio di funzione, che contiene però diverse citazioni che introducono i problemi. Innanzitutto Cartesio, con la frase "La ragione non è nulla senza l'immaginazione". Il secondo quesito parte da una frase di Platone "La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l'infinito". Si passa poi alle citazioni di Boccioni e della sua opera futurista “Forme uniche della continuità nello spazio” e di Cicerone, che dopo la versione di latino compare anche nel compito di matematica con una citazione dal “De divinatione".

Per il liceo linguistico, la seconda prova riguarda una traduzione dalla lingua straniera 1, l’inglese, con un testo di Hilary Mantel tratto da "Every day is mother's day".

Il tema dell’intelligenza artificiale è invece quello prescelto per gli istituti tecnici a indirizzo informatica e telecomunicazioni, per i quali la prova prevede lo sviluppo di una piattaforma web per il contrasto alle fake news. Per l’indirizzo Itaf (amministrazione, finanza e marketing) la prova di economia aziendale richiede l’analisi della situazione economica e aziendale di una società industriale.

Per quanto riguarda il liceo artistico, i ragazzi devono produrre un elaborato sul tema della cura, ispirandosi alla celebre canzone “La cura” di Franco Battiato, a opere di Picasso, Diego Rivera ed Elliot Erwitt e fotografie di Sandro Scalia su Palermo.

l.b.

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