Si è svolta ieri mattina al Senato di Parigi la conferenza dal titolo «Il ruolo chiave dei trasporti nello sviluppo del turismo tra la Francia e l’Italia». Un’occasione importante di confronto tra le istituzioni, le aziende del settore trasporti e gli stakeholder sulle opportunità offerte dalla collaborazione transfrontaliera tra le due grandi nazioni europee.
In questo contesto, dal 1997 è attivo il programma Alcotra, che per il periodo finanziario 2021-2027 dispone di un budget complessivo di 228 milioni di euro, di cui 182 provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Il progetto coinvolge 6 milioni di abitanti, 46 mila chilometri quadrati di territorio e 515 chilometri di confine terrestre.
Tra i progetti approvati, 13 riguardano il turismo e sono sostenuti da un fondo specifico di 23,6 milioni di euro. Si tratta di iniziative volte a semplificare l’esperienza dei visitatori tra i due Paesi e, al contempo, affrontare la sfida del cambiamento climatico, ponendo al centro la sostenibilità.
I trasporti restano un tema delicato nel partenariato tra i due territori. A questo proposito, la governance transfrontaliera AlcoTraité ha lanciato, durante l’estate dello scorso anno, una consultazione online che ha raccolto quasi 700 risposte, evidenziando le difficoltà che i cittadini incontrano nel viaggiare verso le regioni confinanti, a causa delle chiusure di colli e tunnel e della carenza di collegamenti ferroviari e, più in generale, di trasporti pubblici.
«Le nostre nazioni sono separate solo da confini amministrativi, ma condividono paesaggi, storia, cultura, tradizioni e infrastrutture. Unire le nostre forze significa creare opportunità concrete di sviluppo economico, scambio culturale e maggiori collegamenti nei trasporti – afferma l’assessore al Turismo del Piemonte Marina Chiarelli, intervenuta durante la conferenza –. Nelle sfide che ci attendono nei prossimi anni, sarà centrale una visione comune sullo sviluppo, sulla crescita sostenibile e sui trasporti, che potrà essere garantita soltanto tramite una positiva cooperazione transfrontaliera».
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