A pagare la situazione caotica della viabilità provinciale sono anche, forse soprattutto, i commercianti di Gravellona Toce. Ogni giorno, a causa dei cantieri aperti lungo la statale del lago, si formano lunghissime colonne di auto, moto, bus, mezzi pesanti e chi più ne ha più ne metta.
D’altronde, non potrebbe essere altrimenti: la città del sindaco Morandi, come leggiamo ormai da anni, è suo malgrado “baricentrica”. Tutti o quasi, per andare a lavorare, a scuola ed in molti altri luoghi del Vco e non solo, dobbiamo passare di lì. Una fortuna per i commercianti, ma non in questo travagliatissimo (e lungo) periodo. Il primo cittadino, va ricordato, ha chiesto che i cantieri chiudano nel più breve tempo possibile.
“Il locale come può vedere coi suoi occhi è vuoto, qui tutto è paralizzato da settimane per via del traffico originato dai lavori sulle strade e così gli avventori non si fermano a bere il caffè. Non c’è modo di parcheggiare e, se riesci a scendere anche solo due minuti dall’auto, la coda poi aumenta e subentra pure l’ansia”, ci racconta una barista sconsolata.
Fa eco (con ironia) il titolare di un’attività pubblica in centro che, nel momento in cui varchiamo la soglia, è vuota: “Forse dovremmo chiudere la città per lavori in corso o magari servire il cappuccino direttamente a bordo strada”.
Un terzo sbotta con Vco News e dice: “Alle 7.30 di mercoledì 4 giugno era in corso lo sfalcio della vegetazione davanti alla ex Gran Casa a Fondotoce e la posa della fibra a Ornavasso. E’ possibile? La coda era chilometrica. Ma è normale organizzare il taglio del verde e tutto il resto nelle ore in cui la gente va al lavoro ed in una situazione come quella che stiamo tutti subendo? Chi coordina tutto ciò? Così, oltre al danno, c’è anche la beffa”.
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