Le principali associazioni sindacali dei commercialisti italiani – tra cui il Sindacato Italiano Commercialisti, l’Unagraco e l’ANCAL – hanno inviato una lettera alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per esprimere il loro pieno sostegno al disegno di legge delega per la riforma dell’ordinamento professionale della categoria.
Nel testo, datato 16 maggio 2025 e indirizzato anche ai ministri Nordio, Bernini e Calderone, i firmatari sottolineano l’iter partecipativo seguito dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, evidenziando come la proposta sia frutto di un percorso condiviso con gli Ordini Territoriali e le sigle di categoria. La bozza è stata infatti accolta positivamente dalla maggior parte degli ordini – 124 su 132 – e introduce importanti novità in termini di democrazia e rappresentanza.
Ecco il testo della missiva:
Onorevole Presidente del Consiglio,
le Associazioni scriventi, nel rispetto del mandato statutario di rappresentanza e tutela della Categoria, ritengono opportuno, oltrechè doveroso, sottoporre alla Sua pregevole attenzione quanto sta occorrendo, relativamente al DDL recante delega al Governo di riforma del nostro ordinamento professionale.Nell’ultimo anno, nei confronti di quella che si avvia ad essere la tanto auspicata modifica della carta fondativa della Categoria, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha intrapreso un percorso democratico e condiviso con gli Ordini Territoriali e le Organizzazioni Sindacali di categoria chiedendo più volte osservazioni e suggerimenti che, in buona parte, sono state recepite nel corso delle consultazioni. La bozza di ordinamento proposta al Legislatore ha, pertanto, completato un percorso che è stato criticato da pochi (solo 8 ordini su 132) ma condiviso e accolto con grande entusiasmo dalla maggior parte degli Ordini Territoriali e, soprattutto, dagli iscritti che finalmente possono, in qualche modo, incidere sulla scelta dei propri organi centrali. Una buona parte delle proposte formulate dagli scriventi sono state accolte proprio perché salvaguardavano gli interessi della maggioranza degli iscritti. Nella previsione del nuovo ordinamento si riduce, finalmente, la supremazia degli ordini di maggiori dimensioni ma, soprattutto evita accordi “tra pochi” a scapito della maggioranza degli iscritti. È proprio in questo senso che alcune organizzazioni, che dispongono di buone risorse finanziarie, si possono permettere di acquistare intere pagine di importanti quotidiani al solo fine di cercare di ottenere un rinvio del nuovo sistema elettorale “alla prossima elezione per il rinnovo dei vertici (sia territoriali che nazionali), facendo sì che il confronto elettorale non sia in alcun modo alterato” (SIC!). Confidiamo pertanto, Onorevole Presidente, che i Ministeri competenti e lo stesso Governo possano approvare tale bozza per rendere il nostro Ordine più moderno, funzionale e pienamente democratico. Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento sia ritenuto necessario.
Le giungano i più rispettosi ossequi.
Marcello Guadalupi – Presidente Sindacato Italiano Commercialisti
Giuseppe Diretto – Presidente Unagraco
Nicola Bellomo – Presidente ANCAL