“Il liceo Bonaventura Cavalieri di Verbania è lieto di ospitare il professor Franco Cardini per una “lectio magistralis”, ma prende atto, a cose fatte, che tale incontro è stato inserito all’interno di una rassegna denominata “Verbalia”, promossa dal comune di Verbania, in cui l’istituzione scolastica risulterebbe coinvolta, e da cui si dissocia. Tale rassegna è stata annunciata e illustrata nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio di lunedì 5 maggio”. Con queste parole la dirigente scolastica del liceo, Cinzia Sammartano, commenta l’annuncio da parte dell’amministrazione comunale di Verbania, che ha lanciato la nuova rassegna culturale prevista per il mese di maggio.
“Ci dissociamo – precisa la dirigente scolastica – non solo dalla rassegna e dai temi proposti dalla medesima, di cui non conoscevamo l’esistenza, ma per la mancanza di trasparenza. Infatti, da un dialogo interlocutorio di alcune settimane fa tra il sindaco di Verbania e la nostra scuola, i contorni della questione non erano quelli che oggi emergono dal comunicato stampa e dal programma della rassegna”.
Il liceo Cavalieri, sottolinea Sammartano, era stato contattato tempo fa dal comune di Verbania per ospitare e moderare una lectio magistralis del professor Franco Cardini, rivolta agli studenti del Liceo. “Riconoscendo le competenze del professor Cardini e convinti che un suo intervento fosse e sia un’opportunità di arricchimento culturale per gli studenti e le studentesse, si è ritenuto di aderire alla proposta”.
“Ma in nessuna occasione e in alcun modo – prosegue la preside Sammartano – è mai emerso che l’incontro sarebbe stato inserito in una rassegna; tantomeno in una rassegna in cui vi sono altri appuntamenti che non conoscevamo, e di cui non per forza dobbiamo condividere le tematiche affrontate. Avremmo gradito un confronto maggiore e chiaro fin dall’inizio e non venire a conoscenza di tutto questo da una conferenza stampa e dalle notizie apparse sui giornali. Un conto era ed è ospitare il professor Cardini, un conto è trovarsi coinvolti come “prologo” di una rassegna, che ripeto, non era stata paventata”.