Un 1° maggio amaro per i lavoratori della Barry Callebaut, che quest’anno hanno ben poco da festeggiare. Nel corso della manifestazione organizzata a Domodossola da Cgil, Cisl e Uil in occasione della Festa del Lavoro, ha preso la parola anche Rossella Criseo, rappresentante sindacale dello stabilimento dolciario di Intra che, insieme a circa cento colleghi, rischia di perdere il lavoro a causa di una decisione imposta dalla multinazionale.
“Oggi nella giornata dedicata alla Festa dei Lavoratori mi trovo con il cuore in gola a rimarcare ancora una volta la nostra situazione – le sue parole -. La mattina del 5 settembre 2024 ci viene comunicata la chiusura della fabbrica di Intra. Una chiusura non dettata dal fallimento, ma che è stata decisa dall’oggi al domani. Sono delusa e amareggiata, perché nonostante l’azienda non sia in crisi si decide di porre una fine per oltre cento famiglie che sono cresciute con noi”.
“Confido nell’acquisizione dell’azienda – ha proseguito Criseo - perché come più volte detto non vogliamo vivere di ammortizzatori sociali. Io sono cresciuta lì, avevo 18 anni quando sono entrata, ho creato una famiglia come tanti dei miei colleghi. Chiediamo di lavorare dignitosamente come abbiamo sempre fatto: in questi mesi non abbiamo mai mollato, sia io che il mio collega Rsu Alberto Spadone non abbandoniamo i colleghi di lavoro, portiamo avanti il nostro ruolo fino alla fine. Grazie alla Cisl, che ci è stata molto vicino in questo incubo”. Infine, ha concluso la rappresentante di Barry Callebaut, “ci auguriamo che il prossimo primo maggio sia davvero una festa, che tutti abbiano un impegno dignitoso, che non si muoia più sul lavoro né di lavoro. Spero che l’anno prossimo lavoreremo, perché oggi ci hanno fatto perdere la dignità personale e professionale”.