Attualità - 05 agosto 2024, 19:00

Si chiude la vicenda rom alla Verta: campo smantellato, le famiglie hanno un nuovo alloggio FOTO E VIDEO

Dopo undici lunghi anni si è trovata una soluzione definitiva per l'annoso problema che ha riguardato diverse amministrazioni omegnesi

Si chiude la vicenda rom alla Verta: campo smantellato, le famiglie hanno un nuovo alloggio

Si chiude la vicenda rom alla Verta: campo smantellato, le famiglie hanno un nuovo alloggio

Ultimo capitolo della vicenda rom, che ha occupato la politica omegnese negli ultimi undici anni. Sgomberato infatti il campo a Verta, dopo che nelle scorse settimane i rom avevano trovato una nuova collocazione alle ex case Fanfani.

“La storia - spiega l’assessore Franco Gemelli - inizia nel 2013 con l’amministrazione Aide Mellano. In quell’epoca un gruppo di circa venti persone di origine rom trova dimora in riva al torrente Strona nei pressi della Verta. La situazione è alquanto precaria e decisamente pericolosa. Da qui l’intervento della dottoressa Mellano, della sua giunta e del comandante Remo Piumarta per trovare un’altra collocazione alla piccola comunità rom. Si provano varie soluzioni e alla fine si opta per un’area da destinare loro in un lato del campo sportivo della Verta, dove già esisteva una tettoia e un minimo di servizi (luce, acqua e gas) utilizzati in occasione della locale festa dell’Unità. Con la collaborazione di persone di buona volontà e con una coscienza civile ben disposta verso gli altri, vengono messe in loco cinque roulotte, dove i rom possono trovare un riparo migliore che sotto un ponte”.

“Una soluzione precaria, al limite della sopportabilità per qualsiasi essere umano, dato che quelle roulotte non sono fatte per viverci quattro stagioni su quattro, con il gelo dell’inverno e il caldo torrido dell’estate – prosegue l’assessore -. Ma si è sempre sostenuto che quella era una soluzione provvisoria e che prima o poi se ne sarebbe trovata una migliore. In questo vuoto di attenzione, dove l’insofferenza verso il diverso fa intentare una causa giudiziaria piuttosto che cercare una soluzione al problema, trascorrono ben undici anni: un tempo lunghissimo, in cui la coscienza di Omegna, città medaglia d’oro al valore civile, pare assopirsi, per risvegliarsi sporadicamente, ma senza trovare una fattiva soluzione”.

“C’è voluta l’amministrazione Soressi – spiega Gemelli - a riportare i riflettori della politica cittadina su questo annoso problema che si stava trascinando all’interno delle aule di tribunale anziché sul territorio alla ricerca di una risposta concreta al problema. La reggente Mimma Moscatiello e la sua giunta hanno rinunciato a proseguire nella causa legale avviata dal sindaco Marchioni, preferendo ricercare con il Ciss Cusio un modo per togliere i quattro cittadini italiani di origine rom ancora domiciliati in Via Verta 114 a Omegna, dentro cinque roulotte ormai fatiscenti, dove si trema in inverno e ci si scioglie in estate”.

“I dieci mesi di questa amministrazione non sono stati sufficienti a raggiungere l’obiettivo – sottolinea l’assessore -. Per farlo si è dovuto ricorrere al mandato successivo con Daniele Berio sindaco”.

Come sia andata a finire è cronaca degli ultimi mesi: si è trovato un alloggio disponibile in una palazzina in Via Verta 17, si è fatta una convenzione con il Ciss Cusio e nel mese di maggio, durante una settimana particolarmente piovosa con temperature ancora invernali, i quattro abitanti del campo rom si sono trasferiti nel nuovo alloggio. Il tutto dopo mesi di polemiche, che alla fine si sono dimostrate essere la classica tempesta in un bicchiere d’acqua. Infatti, a quasi tre mesi dal trasferimento, i residenti della palazzina e di quelle limitrofe hanno avuto modo di conoscere le due famiglie rom e apprezzare il loro comportamento educato, collaborativo e ben disponibile verso tutti.

Sino ad arrivare all’atto conclusivo di tutta la vicenda: lo smantellamento del campo Rom, con tanto di smaltimento di roulotte, tettoia, box e bonifica dell’area, avvenuto in data 2 agosto. L’area ritorna così disponibile per progetti destinati a soddisfare altri bisogni della comunità omegnese, come un campo di calcio con erba sintetica, un centro sportivo, una palestra o…chi vivrà vedrà.

Daniele Piovera

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