L’Italia al centro dell’innovazione applicata al medicale grazie a Datrix, gruppo internazionale basato a Milano e quotato su Euronext Growth Milan che sviluppa soluzioni e applicazioni di Intelligenza Artificiale per accelerare la crescita data-driven delle aziende attraverso tech companies altamente specializzate, e il consorzio medico scientifico e accademico di cui è capofila.
A Stresa si è appena concluso il kick off operativo del progetto “Better” (inteso come Better Real-World Health-Data Distributed Analytics Research Platform), che rientra nel programma Horizon Europe e punta a definire una piattaforma di facile consultazione che i medici degli ospedali europei potranno utilizzare per visionare i dati dei pazienti - confrontabili e filtrabili per patologia o parametri genetici - e allenare i modelli predittivi. Le attività di R&D del progetto proseguiranno per i prossimi tre anni e mezzo e saranno concentrate sulla raccolta e analisi dei dati relativi a malattie pediatriche rare, disturbi legati allo spettro autistico in bambini e adolescenti, e problemi congeniti visivi, con un focus sulle malattie della retina.
Il tutto rispettando le più stringenti normative Gdpr e sulla privacy a livello globale relative alle informazioni sanitarie, grazie a un approccio di “Federated Learning” e “AI Distribuita”. Federated Learning è un approccio utile all’addestramento di modelli AI in maniera distribuita, abilitando lo sfruttamento dei dati appartenenti a molteplici ospedali al fine di migliorare le terapie. In altre parole, Federated Learning non richiede uno scambio o condivisione di dati; diversamente, i dati dei pazienti rimangono all’interno degli ospedali stessi con cui vengono allenati dei modelli locali, garantendo privacy sui dati. Federated Learning permette poi di aggregare i modelli locali e generare un modello globale con performance interpretative superiori ai singoli modelli locali.
La due giorni piemontese svoltasi il 10-11 aprile, oltre alla partecipazione di Datrix come coordinatore del progetto e abilitatore tecnologico, ha riunito alcuni esperti del settore sanitario provenienti da Istituti Clinici europei, internazionali e dalle Università, tra cui: Ospedale Pediatrico Buzzi di Milano, Ospedale Sant Joan de Déu (ES), Ospedale Universitario di Colonia (DE), Mutua de Terrassa (ES), Ospedale Universitario di Valencia LaFe (ES), Istituto di Genetica Molecolare di Belgrado (RS), Ospedale Hadassah di Gerusalemme (IL), Politecnico di Milano, Universitat Politècnica de València (ES), Università di Maastricht (NL), Aston University (UK), Universitetet i Tromsø (NO), RheaSoft ApSm (DK), Noosware Bv (NL).
Nel corso degli incontri a porte chiuse sono state presentate le linee guida e gli obiettivi principali del progetto finanziato dall'Unione Europea nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale per l'Healthcare e sono stati presentati i dettagli tecnici di Better, le sfide da affrontare e le prospettive future per l'implementazione di soluzioni avanzate nell'ambito della medicina data-driven. Con una particolare attenzione all'importanza del rispetto della privacy dei dati sanitari, l'applicazione di approcci innovativi come il Federated Learning e la standardizzazione dei dati, nonché l'obiettivo finale di migliorare la salute dei cittadini attraverso soluzioni tecnologiche avanzate. Questi progetti di Federated Learning mostrano che la tecnologia si sta adeguando by design alle indicazioni del recente Ai Acr, in quanto non c'è trasferimento dati, ma gli algoritmi vengono allenati mantenendo i dati nel luogo in cui sono generati.
Mauro Arte, direttore generale del Gruppo Datrix, dichiara: “In Datrix lavoriamo quotidianamente con passione per tradurre le sfide che l’AI ci presenta in applicazioni concrete che possano avere un impatto positivo e duraturo non solo sul tessuto produttivo, ma sulla società nel suo insieme. Il ruolo di coordinamento ottenuto all’interno di questo progetto conferma la capacità di leadership di Datrix nei progetti di innovazione e lo dimostra il fatto che il progetto Better si è classificato al primo posto, su un totale di 49 proposte fatte da differenti consorzi europei, di cui solo quattro sono state finanziate, nell’ambito del contest indetto dalla Commissione Europea. Un risultato che ci stimola ancor di più nel rendere concreta una sfida che potrebbe rivoluzionare l’approccio medico basato sui dati, a vantaggio di una migliore gestione della salute delle persone”.
Matteo Bregonzio, CTO e Responsabile del reparto R&D del Gruppo Datrix, commenta: “La medicina di precisione tiene conto delle caratteristiche e variabilità individuali a livello genetico, metabolico, ed ambiente del paziente; offrendo un percorso terapeutico personalizzato, efficace, e minimizzando gli effetti collaterali. Grazie alla possibilità di mettere a fattor comune i dati di molteplici ospedali e allo studio di questi tramite AI, la medicina di precisione permetterà di efficientare il servizio sanitario nazionale ed offrire terapie di frontiera ai pazienti. Questa è l’ambizione del progetto Bettef su cui lavoreremo per i prossimi anni”.
Datrix si è distinto ancora una volta per la sua leadership nell'innovazione tecnologica e per la sua capacità di attrarre finanziamenti di rilievo da parte della Commissione Europea. Essere capofila del bando europeo conferma le competenze del Gruppo nel promuovere la ricerca medica internazionale basata sull'Intelligenza Artificiale e sulla Data Science per il progresso della ricerca medica internazionale.