Eventi - 18 marzo 2024, 18:45

Un convegno sulla complessa situazione dei lupi nel Vco

Il 22 marzo un dibattito organizzato da Comitato Salvaguardia Allevatori Vco, Pastoralismo Alpino e Associazione Nazionale per la Tutela dell'Ambiente e della Vita Rurali.

Un convegno sulla complessa situazione dei lupi nel Vco

Venerdì 22 marzo alle 20.30, presso la sala consiliare del Comune di  Villadossola, si terrà un convegno-dibattito a ingresso libero intitolato “Il lupo: un problema sociale da gestire”. Organizzano il Comitato Salvaguardia Allevatori Vco, Pastoralismo Alpino e Associazione Nazionale per la Tutela dell'Ambiente e della Vita Rurali.

Il lupo è alla base di un grave conflitto sociale. Qual è la situazione reale? La serata è finalizzata a smascherare vere e proprie falsità, diffuse su larga scala, che danneggiano seriamente la comprensione della problematica lupo non permettendo di arrivare a delle soluzioni reali.

In nome della protezione assoluta dei lupi l'alpicoltura nel Vco e in altre aree alpine sta andando in rovina. Moltissimi piccoli allevatori su tutto l'arco alpino, e non solo, gettano la spugna. Con gravi conseguenze per territorio e biodiversità.

Cresce il pericolo per l'incolumità personale dato da comportamenti dei lupi che confermano la perdita di paura nei confronti dell'uomo. In alcuni centri abitati i lupi confidenti rappresentano una presenza fissa, attaccano i cani anche quando insieme ai padroni. Oltre al settore agricolo, la preoccupazione per le conseguenze della crescente diffusione, la spavalderia e aggressività dei lupi sta interessando anche abitanti locali e operatori turistici, può infatti succedere di imbattersi nei lupi, esserne seguiti sin sulle piste da sci, vedere il proprio cane puntato o sbranato dai lupi durante una passeggiata. Abitanti locali e turisti non si sentono più sicuri.

Nell'annunciare qualche tempo fa la proposta della Commissione europea di declassamento dello status di rigida protezione del lupo, la presidente Ursula Von der Leyen ha esortato le autorità nazionali e locali a ricorrere agli strumenti già esistenti per tutelare la pubblica sicurezza e fronteggiare il grave danno economico inferto dai lupi agli allevamenti. Nonostante questo, le pochissime iniziative promosse in Italia, vengono bloccate dai Tar o da Ispra che, in Veneto, è arrivata a negare anche l'autorizzazione all'uso di mezzi non letali, ossia i proiettili di gomma, per allontanare i lupi. Il lupo sembra restare un tabù intoccabile. L'Italia è ormai lo stato con più lupi di tutta Europa, avendo superato (dati ufficiali e scientifici Ispra e Iucn) in questo persino la Romania e la Spagna.

Quali le soluzioni? È proprio vero che le regioni non possono fare nulla? In Svizzera, al di là dei confini delle nostre province alpine, ma anche nella stessa Austria, appartenente all'Unione Europea, il lupo non ha quella assurda libertà di entrare nei centri abitati di cui gode in Italia. Tutelare allevamenti e sicurezza pubblica si può già oggi, anche con le limitazioni di un regime di stretta protezione che ci si augura decaduto entro il 2025.

Durante la serata verranno smascherate anche quelle favole metropolitane come: "i lupi sono schivi" oppure "i danni agli allevamenti si evitano con le reti e i cani", incluso "i lupi non attaccano l'uomo", visto che dal 2017 ci sono stati attacchi di lupi confermati dalle analisi del Dna a Giaveno, Otranto e Vasto.

Al convegno dibattito parteciperanno come relatori: Gesine Otten, presidente Comitato Salvaguardia Allevatori Vco; Dino Rossi, agricoltore e presidente del Comitato Spontaneo Allevatori Abruzzo; Giovanni Todaro, giornalista specializzato e scrittore; Michele Corti, presidente dell'Associazione Nazionale per la Tutela dell'Ambiente e della Vita Rurali, già docente di Zootecnia di montagna all'Università degli Studi di Milano; Giuliano Milana, zoologo; Annibale Salsa, antropologo, già docente all'Università di Genova, esperto del paesaggio e della cultura alpina, già presidente nazionale del Cai. Nel corso dell'evento sarà presentato dagli autori Gaetano Riviello e Iacopo Nappini il libro “Lupi & Pastori. Una storia diversa”.

Prima del convegno avrà luogo una tavola rotonda (a invito) finalizzata a elaborare misure da adottare da subito per gestire le situazioni di rischio per l'incolumità pubblica e per fronteggiare i danni alle attività economiche, turismo compreso. Saranno presenti alla tavola: il presidente della Provincia del Vco Alessandro Lana, il presidente delle Aree protette dell'Ossola Vittoria Riboni e quello del Parco della Valgrande Luigi Spadone, il presidente della Comunità montana della Valchiavenna (SO) Davide Trussoni, il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi, diversi sindaci delle valli ossolane nonché il sindaco di Villar Pellice (TO) Lilia Garnier, il sindaco di Cusino (Val Cavagna, CO) e il sindaco di Chies d'Alpago (BL) Gianluca Dal Borgo.

Redazione

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