Riprende domani a Verbania Fondotoce, nell’aula allestita al museo della Casa della Resistenza, l’udienza preliminare per la tragedia della funivia del Mottarone, costata la vita a 14 persone.
Il gup del tribunale di Verbania, Rosa Maria Fornelli, ha annunciato che sarà domani la giornata in cui si esprimerà sulle richieste di ammissione delle parti civili. Un fronte che, rispetto alla prima fase del procedimento, è stato radicalmente cambiato dal risarcimento sostenuto da Leitner, l'impresa di Vipiteno che si occupava delle manutenzioni della funivia e che è tra i soggetti per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio.
Leitner, che ha sempre ribadito la propria estraneità alle responsabilità che le vengono imputate, ha dichiarato di aver voluto comunque risarcire le famiglie delle vittime in spirito di solidarietà e riservandosi di rivalersi successivamente sui possibili condannati. La cifra del risarcimento è rimasta sempre riservata, ma è stata definita dagli interessati "senza precedenti nella storia giudiziaria". Si parla comunque di almeno 25 milioni.
Alla cifra finanziata da Leitner si aggiungono anche i 10 milioni coperti dalla polizza assicurativa della società Ferrovie del Mottarone di Luigi Nerini, che ha pagato i risarcimenti.
Sta di fatto che ben 93 parti lese, familiari delle 14 vittime, hanno rinunciato a costituirsi a seguito del risarcimento. Tra questi anche il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto nello schianto del 23 maggio 2021. Nella scorsa udienza il suo legale Fabrizio Ventimiglia ha revocato la richiesta di costituzione di parte civile, facendo uscire il bambino dal processo. Restano da definire le posizioni di alcuni parenti non di primo grado di alcune vittime, quelle del Comune di Stresa e della Regione Piemonte, e di Anmil, l’associazione dei mutilati e invalidi del lavoro. L'udienza si apre domani alle 10.00.
SU