Cultura - 04 marzo 2024, 17:04

Successo per l'inaugurazione di "Attraverso", la nuova mostra di Valerio Tedeschi

La personale dello scultore verbanese è stata aperta il 2 marzo al Museo del Paesaggio, dove le sue opere dialogano con i capolavori conservati

Successo per l'inaugurazione di "Attraverso", la nuova mostra di Valerio Tedeschi

“Attraverso” è la personale di Valerio Tedeschi, curata da Lorella Giudici e Ilaria Macchi, organizzata da Asilo Bianco e allestita al Museo del Paesaggio di Verbania. Le sue sculture in dialogo con le opere ospitate nella pinacoteca di Palazzo Viani Dugnani e con le due Allegorie di Paolo Veronese.

La mostra nasce dalla collaborazione tra Asilo Bianco, Galleria Giannoni, Comune di Novara e Museo del Paesaggio di Verbania.

"Attraverso è un viaggio duplice: nelle opere di un artista contemporaneo e in tele dell'Ottocento che sono parte della collezione del Museo del Paesaggio, un viaggio che non guarda al senso del tempo ma assume significato attraverso soggetti che si sposano e dialogano in perfetta armonia. Un dialogo di forme, di colori, di contenuti per far comprendere come l'arte contemporanea possa avere una grande affinità anche con quella del passato perché l'arte non ha una data di scadenza, è una continua riflessione sulla vita e sul senso delle cose ", spiega Lorella Giudici.

"Attraverso sottolinea il movimento per sfondare e andare oltre quella barriera anche culturale tra le opere storiche e la contemporaneità", aggiunge Ilaria Macchi.

Oltre venti le sculture di Valerio Tedeschi in mostra, rappresentano tutta la sua ricerca e popolano le sale dedicate ai pittori vigezzini, quelle con le opere di Guido Boggiani, Luigi Litta, Federico Ashton, Sophie Browne.

Sorprendenti le “Zolle” in marmo di Carrara al cospetto della monumentale Alla Vanga di Arnaldo Ferraguti, "Le zolle che emergono sulla tela dal dissodamento del campo diventano nell'opera di Tedeschi una forma pura, candida. Ma non manca una zolla nera, per segnare ancora di più il legame con la terra e con la natura, molto presente nel lavoro dello scultore", aggiunge Ilaria Macchi.

Affascinante l'incontro delle eleganti opere di Tedeschi con i due capolavori cinquecenteschi di Paolo Veronese temporaneamente esposti nel museo di Verbania: “Allegoria con la sfera armillare” e “Allegoria della scultura”. "Il dialogo con “Allegoria della scultura” Tedeschi lo ritrova nella sfida alla forza di gravità e alla rigidità della pietra con un blocco di marmo che sembra sollevarsi al soffio di una piuma; fa invece da contraltare alla sfera armillare del Veronese una zolla trapunta di zirconi, come fosse una porzione di costellazione, una dimensione infinita racchiusa in blocco quasi sferico", spiega Lorella Giudici.

Valerio Tedeschi non nasconde l'emozione per questa esperienza e per l'accostamento dei suoi lavori alla collezione del Museo del Paesaggio, una realtà che vanta anche grandi scultori: da Paolo Troubetzkoy ad Arturo Martini. " È  una sfida intrigante", dichiara Tedeschi, che poi spiega come interviene sulla pietra: "Lavoro soprattutto il marmo di Carrara perché col suo monocolore si presta al gioco delle ombre e di vuoti e pieni. Cerco di dare morbidezza, leggerezza, sofficità ma senza esasperazioni, lasciando sempre un connotato di pietra. Mi piace contaminare il marmo e giocare con le commistioni tra materiali naturali, inorganici, tecnologici: dal silicone al vetro, alle piume d'uccello, alla cera".  

La mostra è stata inaugurata sabato 2 marzo e rimarrà visitabile fino al 12 maggio.

Redazione

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