Attualità - 27 gennaio 2024, 10:15

Dai sindacati dei frontalieri un coro unanime: "Chi vuole bene al Vco si mobiliti contro questa tassa" VIDEO

I rappresnetanti dei lavoratori si sono riuniti venerdì al tavolo del frontalierato provinciale

Dai sindacati dei frontalieri un coro unanime: "Chi vuole bene al Vco si mobiliti contro questa tassa" VIDEO

Dal Tavolo del frontalierato provinciale arriva una presa di posizione comune contro la tassa salute del governo. Il presidente della Provincia Alessandro Lana venerdì, al termine dell'incontro, aveva annunciato la predisposizione di un ordine del giorno da mandare a tutti i comuni e da votare in tutti i consigli comunali. Decisione analoga a quella annunciata nei giorni scorsi dal sindaco domese Lucio Pizzi, che già nelle prossime ore invierà l'ordine del giorno 'domese' ai colleghi sindaci.

Al tavolo di venerdì anche le varie sigle sindacali.

“Saremo soddisfatti solo una volta che si rimedierà a quanto fatto dal Governo in legge di bilancio; per ora accogliamo favorevolmente la posizione espressa dal tavolo all’unanimità e l’impegno che la Provincia intende mettere in campo a difesa del nostro territorio” ha sottolineato Gigi Bacchetta della Cgil Novara Vco. “Ne va della sopravvivenza economica e sociale del VCO, non si parla solo delle 8mila famiglie dei "vecchi frontalieri" coinvolte direttamente, di oltre il 10% degli occupati del nostro territorio, di oltre un abitante ogni 20: si parla anche di valutare gli effetti della mancata spesa nell’economia locale e dei riflessi sulla nostra occupazione, già ad oggi colpita dalla precarizzazione che il terziario ha portato con sé negli ultimi decenni” ha continuato.

“Chi vuole bene al VCO deve avere a cuore questo problema e mobilitarsi affinché questa tassa - dai dubbi profili di legittimità, dai nulli effetti sulla risoluzione dei problemi della sanità territoriale che si prefigge di risolvere, ma dalla certa ricaduta negativa sulle tasche dei lavoratori e dei cittadini della nostra provincia – sparisca al più presto” conclude Bacchetta.

“Abbiamo rimarcato l’importanza di tener conto dello status del Verbano Cusio Ossola come provincia a specificità montana e abbiamo tutti ribadito all’unanimità la nostra unica e ferma posizione che è quella dello stralcio di questa tassa introdotta dalla legge di bilancio. Per dare ancora più risalto alla nostra posizione si è convenuto di dare mandato al Presidente della Provincia di proporre a tutti i Comuni un Ordine del Giorno sul tema e di inviarli al Governo” ha spiegato Romina Baccaglio della Cisl Piemonte Orientale che ha poi aggiunto: “Nella discussione si è anche parlato dei problemi ancora non risolti come quello dell’assegno unico, dell’erogazione della Naspi e del nuovo accordo entrato in vigore a luglio del 2023, perché vecchi o nuovi frontalieri, le tutele devono essere garantite a tutti!”.

“Siamo soddisfatti dell’unità di intenti emersa questa sera, sia da parte sindacale che istituzionale; auspichiamo che non duri solo per i prossimi mesi, fino alle elezioni, ma che continui per vincere insieme questa battaglia e stralciare questa legge iniqua che il governo vuole imporre ai lavoratori” sottolinea Danilo Moro dell'Unia Canton Ticino.

“Siamo tutti d’accordo per lo stralcio di questa norma. I frontalieri pagano già la sanità attraverso i ristorni (dal 38% al 40% di quanto versato in Svizzera viene rigirato all’Italia). Sono un frontaliere e vivo in prima persona questo problema, per questo conosco direttamente il problema e sono pronto, insieme a tutti gli altri, ad andare avanti fino alla cancellazione di questa manovra” ha aggiunto Eduart Braka dell'Unia Vallese.

Redazione

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