Gli studenti e i membri del Fgc di Verbania hanno partecipato alla manifestazione che si è svolta domenica 3 dicembre in piazza Ranzoni a Intra, per ribadire le proprie posizioni anti-imperialiste e in sostegno al popolo palestinese.
“È necessario sottolineare la complicità dei governi europei e della Nato in questo sterminio, - dichiara Stefano Lagostina, rappresentate degli studenti -. Gli avvenimenti di questi mesi sono il risultato di 75 anni di politiche imperialiste di Israele che vedono l’appoggio della Nato e dei governi di tutto il blocco euro-atlantico. Denunciamo la complicità delle aziende come Eni e Leonardo, che finanziano e armano questo genocidio per difendere i propri interessi economici nella regione. Rifiutiamo la narrativa del governo Meloni, dei partiti di opposizione e dei media che parlano di Israele come di uno stato democratico che deve difendersi dal terrorismo, non possiamo dimenticare i crimini, le violenze e le torture subite dal popolo palestinese. Sosteniamo il diritto dei palestinesi di tornare nelle proprie case e nelle proprie terre, consapevoli che non ci sarà pace nella regione finché questo diritto non verrà garantito e affermiamo senza esitazione il nostro supporto ai gruppi laici e progressisti che lottano per una Palestina libera”, conclude Lagostina.
“Siamo stati in piazza per denunciare i crimini dello stato sionista di Israele e la complicità dei governi occidentali al genocidio che il popolo palestinese sta subendo – raccontano gli organizzatori della manifestazione, Mina Gazhoul e Zineb Mouti -. Esprimiamo il nostro sostegno all’eroica resistenza del popolo palestinese contro ad un’occupazione che dura da 75 anni nel silenzio e nella complicità dei media occidentali e sosterremo questa resistenza finché la Palestina non sarà libera dal fiume fino al mare. Rivendichiamo, a partire da questa piazza, un immediato cessate il fuoco, il riconoscimento del genocidio del popolo palestinese e l’interruzione di ogni rapporto diplomatico, economico e militare con Israele e condanniamo la complicità della nostra classe politica e industriale con il genocidio in atto. Liberi i popoli del mondo!”.