Digitale - 19 ottobre 2023, 19:25

Turismo in Piemonte, estate conferma la tendenza positiva: i dati

Turismo in Piemonte, estate conferma la tendenza positiva: i dati


Il Piemonte si lascia alle spalle un'estate molto positiva dal punto di vista turistico; a confermarlo sono i dati pubblicati dalla Regione tramite il proprio sito ufficiale in una nota stampa di inizio agosto. La crescita del numero dei visitatori, si legge, "è dovuta soprattutto al mercato estero, aumentato del 22 per cento nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022 e un con un livello di soddisfazione di 87,3/100".

I dati relativi al primo semestre del 2023

Rispetto al periodo gennaio-giugno 2022, i primi sei mesi del 2023 hanno fatto registrare un aumento degli arrivi pari al 14,3%, che fa il paio con un incremento delle presenze piuttosto simile (+10,1%). Il report segnala, in particolare, "un record di crescita del 50 per cento di pernottamenti di turisti provenienti dagli Stati Uniti, seguiti da Francia, Svizzera e Germania", a riprova di come il contributo da parte dei visitatori esteri sia di assoluto rilievo. Al contempo, riscontri positivi arrivano anche dal mercato interno: gli arrivi, principalmente da Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna, sono aumentati di quasi un quarto.

Per quanto riguarda le località di maggior interesse, i laghi e le colline possono vantare la crescita più significativa (tra il 10% e il 20%); i laghi alpini e prealipini si confermano quindi come una delle maggiori attrazioni naturalistiche del Piemonte, a partire dal Lago Maggiore, che offre la possibilità di creare itinerari turistici ampi ed articolati soprattutto sul versante piemontese. La sponda ovest del Verbano, infatti, è puntellata da borghi suggestivi e splendide stazioni turistiche, da Arona a Baveno, passando per Verbania e Stresa; quest'ultima, inoltre, gode di una posizione strategia, che ne fa l'ideale punto di appoggio per chi vuole visitare il lago, magari soggiornando al Royal, un hotel a Stresa sul lago dotato di tutti i comfort.

Nonostante il buon exploit dei laghi e delle colline, tappa privilegiata del turismo enogastronomico piemontese, Torino resta il principale polo d'attrazione della regione. Nel territorio del capoluogo, infatti, si concentra la maggior parte delle presenze: tra città e prima cintura si registrano più del 35% dei pernottamenti complessivi nella regione; sulla base dei dati semestrali, si prevede che il comparto turistico dovrebbe, entro fine anno, raggiungere un valore prossimo al 10% del PIL regionale.

Il boom del turismo museale

Dai dati raccolti da VisitPiemonte, emerge anche la grande crescita del turismo museale, tale da superare anche l'ultimo dato precedente la pandemia da Covid-19; "nei primi 6 mesi dell’anno" - si legge - "i 45 musei monitorati dall’Osservatorio culturale hanno registrato 2,8 milioni di ingressi, il 46 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e il 9 per cento di visite in più rispetto allo stesso periodo del 2019". Per comprendere quali siano le proporzioni di questo autentico 'boom' del segmento museale, basti pensare che in tutto il 2021 i musei piemontesi avevo raccolto circa 2,7 milioni di visite, meno di quelle avute nel primo semestre di quest'anno. 

I Musei Reali, in particolare, spiccano per l'aumento degli ingressi non solo rispetto allo scorso anno (+55%) ma anche rispetto all'ultima rilevazione pre pandemica (2019, +4%); bene anche il Museo Egizio: con più di mezzo milione di visitatori, segna un +19% rispetto al 2022, superando anche i livelli del 2019. Semestre positivo, infine, anche per altri luoghi storici quali la Palazzina di Caccia di Stupinigi (già 66mila presenze nel 2023 contro le 47mila del 2019), le Tombe dei Reali di casa Savoia (+170% rispetto al primo semestre del 2019) e Palazzo Carigliano, che ha raddoppiato le visite rispetto a quattro anni fa.

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