'Omegna. Monumento ai caduti' è l’ultimo lavoro in ordine di tempo dello storico Lino Cerutti. La narrazione dell’evento – erezione di un monumento ai Caduti della guerra 1915-18 – inizia con la cronaca dell’esposizione del modello dell’opera nella vetrina di un caffè della città nel novembre del 1920. Il racconto fa esplicito riferimento alle cronache giornalistiche dell’epoca, riportando anche brani particolarmente significativi per comprendere il netto schieramento dei favorevoli (liberal-conservatori) e contrari (social-comunisti). I cattolici restavano fuori dalla mischia perché già nell’estate 1920 avevano fatto erigere la croce nel cimitero con scolpiti sul basamento i nomi dei caduti.
Fatta la scelta del luogo dove mettere il monumento, dopo averne scartati altri per difficoltà diverse, il Comitato presentava domanda al Comune per poter utilizzare la riva che scoscende nel lago (aprile 1921). La Giunta Comunale dava assenso nel giugno e il Consiglio deliberava nel luglio. I lavori iniziarono nel giugno per terminare prima del 18 settembre, giorno dell’inaugurazione. «Fu una grande festa con adunata di ex combattenti, cittadini, curiosi – spiega Cerutti –. L’opera venne interamente finanziata dal Comitato. Dal rendiconto finale risultò un avanzo attivo di quasi quattro mila lire, versate al Comune perché continuasse la costruzione del muro a difesa dalle acque del lago. Nel decennale venne posta la lanterna a completamento dell’opera». Da subito il monumento divenne elemento paesaggistico preponderante come richiamo turistico e ancora oggi è un punto di riferimento per l’intera comunità omegnese.
Il volume Omegna. Monumento ai caduti verrà presentato ufficialmente venerdì 31 marzo alle ore 21 presso la sede del gruppo di Omegna degli Alpini, sita in piazza Mameli.