Politica - 20 settembre 2022, 18:00

Gli imprenditori del Vco hanno incontrato i candidati locali alle elezioni politiche

Il confronto si è svolto lunedì alla sede di Unione Industriale a Villa Pariani

Gli imprenditori del Vco hanno incontrato i candidati locali alle elezioni politiche

“Progetti a medio e lungo termine oltre che risposte sullo blocco dei fondi”, ha sollecitato il presidente di Unione industriale Vco Michele Setaro i candidati a Camera e Senato in Piemonte 2 presenti lunedì all’incontro organizzato insieme a Federalberghi e Confcommercio.

Hanno partecipato al dibattito Mirella Cristina (FI), Alberto Gusmeroli (Lega), Enrico Borghi (PD), Luca Zacchero (M5S), Luigi Marattin (Azione-Italia Viva); moderatore il giornalista Luca Biliardo.

Sul caro energia, a detta di Mirella Cristina (Forza Italia) “il governo Draghi ha fatto poco”. “Un piano energetico non è mai stato fatto”, accusa Alberto Gusmeroli (Lega). “Colpa di centrodestra e 5 Stelle che hanno fatto cadere il governo, interrompendo un lavoro che andrà ripreso dal prossimo esecutivo quando si sarebbero potuti inserire i fondi necessari già nella finanziaria 2023”. “Imputare a Draghi l’aumento del presso del gas, dopo che ha insistito per un tetto europeo, non ha senso” per Luigi Marattin (Azione-Italia Viva). “È stato il nostro emendamento nel Decreto aiuti a sbloccare i contributi del 110% che consentiranno alle imprese di incassare i contributi maturati”, rivendica il 5 Stelle Luca Zacchero. Per Cristina, Gusmeroli e Zacchero, lo scostamento in bilancio è inevitabile. “Se oggi non stanziamo 30 miliardi dopo le elezioni arriveremo a 60”, quantifica Gusmeroli. In disaccordo Enrico Borghi (Pd) e Marattin secondo i quali lo scostamento verrà evitato grazie agli extraprofitti generali dall’aumento dell’inflazione.

Il solo a difendere senza se e senza ma il reddito di cittadinanza è Zacchero, per Cristina e Gusmeroli va abolito separando chi non può lavorare da chi preferisce non farlo. Le difficoltà a trovare personale però, secondo Gian Maria Vincenzi (Federalberghi Novara Vco) sono più complesse: “Non c’è personale qualificato, siamo impotenti di fronte agli stipendi più alti della vicina Svizzera”. “Anche in Svizzera – obietta Massimo Sartoretti – hanno problemi nel settore alberghiero, il post pandemia ha aperto il mercato del lavoro ad occupazioni che consentono di avere il sabato e la domenica liberi”. La mancanza di politiche attive sul lavoro, su questo tutti si son detti d’accordo, dipende dall’assenza di una formazione professionale e dal malfunzionamento dei centri per l’impiego salvo distribuire le colpe a seconda del colore politico. I centri per l’impiego e le politiche attive del lavoro, sostengono Borghi e Marattin, dipendono dalle Regioni che non stanno facendo nulla. Il Piemonte nel caso specifico.





Redazione

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