Cultura - 18 settembre 2022, 16:00

Prosegue la mostra “Stresa al tempo del Liberty”

Il percorso espositivo sarà visibile nei weekend nella Sala Canonica fino al 1 novembre

Prosegue la mostra “Stresa al tempo del Liberty”

È stata riallestita all'inizio del mese, sotto gli occhi delle statue realizzate in marmo e gesso da Pietro Canonica (1869-1959), la mostra 'Stresa al tempo del Liberty', inaugurata al Palazzo dei Congressi in occasione della seconda manifestazione 'Stresa Liberty' (9-10 luglio 2022) e che ora rimarrà aperta al pubblico al piano terra dell’edificio comunale in Piazza Matteotti nei weekend, per i prossimi mesi di settembre e ottobre.

Trenta pannelli, scritti in italiano e inglese (leggibili tramite codice QR), raccontano e illustrano con un ricchissimo e raro apparato iconografico le realizzazioni urbanistiche e architettoniche principali che hanno interessato Stresa tra la fine dell’Ottocento e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, in quello che possiamo appunto definire “il tempo del liberty”. Il percorso espositivo si deve a un gruppo di ricerca e studio composto da Vilma Burba, Giorgio Chiari, Andrea Lazzarini, Thea Tibiletti e Roberto Valli.

Il titolo pone l’accento non solo sulle espressioni artistiche rigorosamente in stile liberty ma su quella straordinaria stagione in cui Stresa acquista fama internazionale, premessa a periodi di grande successo che tali non sarebbero stati senza le coraggiose realizzazioni e i lungimiranti protagonisti del tempo del Liberty: il geometra stresiano Tommaso Tadini, il capomastro Vasco Capucci, gli architetti Luigi Boffi, Giuseppe Pagani e Giuseppe Sommaruga.

In un momento, la Belle Époque, di conquiste tecnologiche e di fiducia nel progresso, ben rappresentate dall’apertura del tunnel ferroviario del Sempione nel 1906, a Stresa, con l’aumento di villeggianti e turisti, si ampliano la Piazza dell’imbarcadero e l’imbarcadero stesso, si apre nel 1909 la struttura ricreativo-termale del Kursaal - che avrà una sorta di erede nell’attrezzato stabilimento balneare del lido di Carciano - ed entra in funzione nel 1911 il famoso “Trenino del Mottarone”.

Nel contempo si innalza il maestoso Regina Palace Hotel (1908) e si amplia il lussuoso Grand Hotel des Iles Borromés (1911-1912). Numerose ville, ciascuna con una storia da raccontare, guardano il lago, dalle rive o dalle alture circostanti.

“Come un album di ricordi, la mostra si propone di far rivivere ciò che non c’è più e raccontare quanto c’è ancora. Un patrimonio da tutelare come un bene prezioso, la nostra storia, di ieri, di oggi e di domani” sottolineano il Sindaco Marcella Severino e l’assessore alla Cultura Maria Grazia Bolongaro.


C.S.

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