L’Azienda Zero, per rivoluzionare (e migliorare) la sanità piemontese. Nascerà sul modello Covid entro dicembre la nuova azienda volta a riportare ordine all’interno di una sanità regionale di valore, ma frammentata poco uniforme nell’erogazione dei servizi assistenziali.
Cosa farà Azienda Zero
L’Azienda Zero, di fatto, coordinerà tutte le Asl del Piemonte. Una cabina di regia, sul modello Dirmei. La programmazione della sanità sarà lasciata alla Regione e all’assessorato, mentre la parte tecnica verrà gestita dalla nuova azienda, che sarà così in grado di dare risposte uniformi a tutti i cittadini piemontesi. Senza differenza alcuna, nelle pratiche, tra un cittadino di Torino e uno di Cuneo. Tra uno di Novara e uno di Biella.
Icardi e Cirio spiegano perché sarà importante
“L’uniformità di trattamento dei piemontesi, senza differenze, è uno degli obiettivi. L’efficientamento è l’altro. Riportiamo omologazione, questo vogliamo fare con Azienda Zero” ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi.
A volerla fortemente, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “La pandemia ha messo a nudo i punti di forza e le debolezze: tra queste ultime c’era che l’autonomia della aziende territoriali, che era diventa un’anarchia. Mancava una linea di controllo su spese e servizi. Questo ha permesso di creare una cabina regia dell’emergenza e che poi pian piano è diventata la cabina di regia della riforma”.
“Daremo un servizio più vicino alle famiglie: curare le persone a casa è meglio, più umano e giusto. In ospedale bisogna andare solo in casi di gravità. Ci serviva l’Azienda Zero” ha concluso il Governatore.
Picco: “Entro dicembre avremo il controllo dell’emergenza-urgenza”
A spiegare, nel concreto, quali saranno i primi passi dell’Azienda Zero è colui che la dirigerà, il direttore generale dell’Asl Città di Torino Carlo Picco: “Abbiamo un cronoprogramma, intendiamo portarlo avanti: abbiamo assunto il coordinamento dell’emergenza urgenza”. “Puntiamo a efficientare il servizio e a portare risparmio con cui finanziare quest’operazione che costerà comunque poco”.
Per quanto riguarda le tempistiche, si pensa di assumere il controllo dell’emergenza-urgenza entro dicembre. E il Covid, in tal senso, non fa paura: “Accelererebbe tutto, avremmo solo più bisogno di coordinamento", ha concluso Picco.